L’azienda Patagonia e la svolta per il clima

ECOLOGIA

Da qualche giorno sul sito di Patagonia, azienda che produce abbigliamento e attrezzature outdoor è comparso un messaggio molto particolare: “Il nostro unico azionista ora è il Pianeta”. 

Conosciamo insieme l’azienda Patagonia, il suo proprietario Yvon Chouinard e come ha deciso di salvare il Pianeta.

Patagonia, un’azienda dal business responsabile 

Patagonia è un’azienda nata in California cinquant’anni fa da un’idea di Yvon Chouinard, suo fondatore. Lui si definisce un artigiano e ha iniziato producendo attrezzatura per arrampicata per amici e conoscenti. In seguito è passato a produrre anche abbigliamento sportivo e ha fondato Patagonia. 

Fin dall’inizio Patagonia si è distinta per il suo tipo di business, un business responsabile. Da qualche giorno sul sito aziendale della società si legge una lettera del suo fondatore che contiene un’importante dichiarazione: 

“Il nostro unico azionista ora è il Pianeta”

Leggendo la lettera di Chouinard ho trovato una frase chiave davvero preziosa in questi anni nei quali la crisi climatica non ci dà altra scelta:

“Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza. Stiamo facendo della Terra il nostro unico azionista”

Le risorse che il Pianeta ci offre sono finite e limitate. Non estrarre valore dalla natura, ma al contrario utilizzare il denaro ricavato per ricostituire e salvare il nostro patrimonio naturale. Questo è il vero punto chiave della lettera scritta da Chouinard. Dare valore alla natura come sola possibilità per poter avere un futuro su un Pianeta sano. 

La famiglia Chouinard ha preso una decisione che ha pochi precedenti, ovvero quella di trasferire tutta la sua proprietà a due fondi: il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective. Il ricavato delle vendite sarà reinvestito come dividendi per proteggere e salvaguardare il nostro Pianeta. Chouinard e i suoi eredi restano azionisti di controllo del Patagonia Purpose Trust in modo da poter eleggere e avere una supervisione sui membri del consiglio di amministrazione.

I danni che il riscaldamento globale ha prodotto e la distruzione degli ecosistemi oggi sono sotto gli occhi di tutti. Anche Patagonia come azienda ha cercato da sempre di impegnarsi al massimo e di fare la sua parte per il Pianeta. 

L’idea del suo fondatore, Yvon Chouinard, è stata chiara fin dall’inizio. Se con le vendite si riesce a far funzionare l’azienda, a pagare stipendi e bollette, con quello che si guadagna in più è possibile fare un business consapevole e aiutare il Pianeta. 

Ma non solo. Come si legge nella sua lettera,

“avremmo potuto influenzare positivamente i clienti e altre aziende, e forse cambiare il sistema”

L’azienda Patagonia e la svolta per il clima

Gli obiettivi climatici di Patagonia

Patagonia ha iniziato dall’interno il suo impegno per l’ambiente, producendo abbigliamento e attrezzature che utilizzano materiali e tessuti naturali, in modo responsabile e sostenibile.

Come azienda B Corp e Società Benefit certificata, Patagonia ha deciso negli anni di destinare l’1% proveniente dalle vendite a favore di associazioni ambientaliste non profit. Dal 2018 nello statuto aziendale si legge che Patagonia è nel business per salvare il nostro Pianeta. 

Ma tutto questo non era sufficiente, come ha scritto nella sua recente lettera Yvon Chouinard. D’altra parte una soluzione non la trovava e così la soluzione che Patagonia cercava l’ha inventata da solo.

L’idea innovativa è quella di trasferire il 100% delle azioni con diritto di voto al fondo Patagonia Purpose Trust che, come abbiamo visto, nasce per tutelare, controllare e proteggere i valori dei fondatori dell’azienda stessa. 

Il 100% delle azioni senza diritto di voto passano invece all’associazione Holdfast Collective. Si tratta di una no profit che si impegna a contrastare la crisi ambientale e a difendere la natura e il patrimonio naturale. 

I profitti dell’azienda Patagonia verranno reinvestiti e ridistribuiti come dividendi: in questo modo saranno tutti a disposizione per contenere la crisi climatica.

Il messaggio di Yvon Chouinard per il futuro

Patagonia nasce nel 1973 in California grazie a Yvon Chouinard, suo fondatore. Negli ultimi decenni, come si legge sul sito, è stato chiaro a tutta l’azienda che “la crisi climatica è affar nostro”.

Ridurre le emissioni di carbonio è un obiettivo fondamentale di questa B Corp, insieme agli sforzi per aiutare le comunità a liberarsi dai combustibili fossili e proteggere la natura

Ma compensare le emissioni per raggiungere la neutralità carbonica non è sufficiente secondo il parere dell’azienda. Infatti il 95% delle loro emissioni deriva dalla catena di approvvigionamento e dalla produzione dei materiali. 

Per questo motivo l’obiettivo principale di Patagonia e del suo fondatore è quello di essere da esempio per la società e per altre aziende. Influenzare in modo positivo il comportamento di un maggior numero possibile di persone, comunità, aziende. 

Come dice chiaramente il Ceo di Patagonia, Ryan Gellert, non basta ripulire dove abbiamo inquinato. Ogni business ha le sue responsabilità, è un esempio, ma è solo un elemento tra tanti. La crisi climatica è complessa e ha bisogno di molte soluzioni da applicare insieme:

“Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire un futuro più sicuro e più giusto”

Il proprietario di Patagonia, Yvon Chouinard, compie 84 anni anni tra qualche mese. Nella sua lettera all’azienda ci lascia un forte messaggio per il presente e il futuro. La Terra ha finito le sue risorse, le abbiamo consumate in modo irresponsabile. Siamo arrivati ad un punto in cui non basta che un’azienda esista ancora tra cinquant’anni se il nostro Pianeta sarà distrutto. Le due cose vanno di pari passo. 

Il nostro Pianeta è resiliente e finora la natura è stata in grado di adattarsi al clima che cambia e ai danni che la maggior parte degli esseri umani ha prodotto. Per questo, se ci impegniamo al massimo, tutti noi e tutti insieme, possiamo ancora salvarlo.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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