Photo Ark: la scomparsa delle specie animali

ANIMALI, ECOLOGIA, NATURA BIO | 2 commenti

Sabato scorso ho visitato la mostra fotografica di Joel Sartore dedicata agli animali in pericolo di estinzione. Anche se il suo lavoro si basa su specie che vivono negli zoo e negli acquari, credo sia comunque utile per sensibilizzare le persone verso la scomparsa delle specie animali.

“La metà delle specie potrebbe scomparire entro il 2100”. Questo cartellone è il primo che ho visto visitando la mostra Photo Ark presso il City Life Shopping District a Milano. Una mostra fotografica che vuole raccontare gli animali che rischiano l’estinzione. E a quanto pare sono molti.

La perdita di una specie animale o vegetale è per sempre e può danneggiare un intero ecosistema. Secondo le stime della IUCN – Unione mondiale per la conservazione della natura – le specie in pericolo sono migliaia al mondo, dalle rane ai gorilla di montagna, dalle farfalle agli elefanti. Le cause principali di queste scomparse sono la perdita dell’habitat, il cambiamento climatico e l’inquinamento.

Cosa succede ad una specie. Tutte le specie a rischio estinzione hanno in comune il calo delle loro popolazioni, come si legge sui cartelloni che raccontano la mostra fotografica. La specie minacciata entra in un vortice di estinzione: i pochi individui superstiti con la loro bassa variabilità genetica non bastano a tenere in vita la specie.

Il fotografo: Joel Sartore. Joel Sartore ha fotografato animali per anni per conto del National Geographic, interessandosi soprattutto ai problemi della salvaguardia della natura.

“Il progetto nasce dal disperato desiderio di fermare, o almeno rallentare, la biodiversità a livello globale”

Sartore ha realizzato dei ritratti in studio delle specie che stanno scomparendo, per sensibilizzare il pubblico, prima che sia troppo tardi. Sono oltre 12.000 le specie del globo terrestre che vivono in cattività, negli zoo e negli acquari del mondo.

Le foto creano un legame visivo tra gli animali minacciati e il pubblico che può così conoscere quanti individui restano di ogni singola specie allo stato naturale e negli zoo e acquari. Ogni ritratto descrive l’animale e indica il pericolo di estinzione al quale è sottoposto, con i dati della IUCN.

Perché una mostra su animali in cattività? Ho visitato la mostra cercando di rispondere a questa domanda. Vale la pena fare ritratti di animali che vivono chiusi in uno zoo o in un’acquario? All’inizio ero un po’ scettica, ma poi mi sono ricreduta. Sensibilizzare sul problema dell’estinzione degli animali è sempre una cosa importante. Certo sarebbe meglio salvaguardare le popolazioni di piante e animali che vivono in natura, ma anche gli animali che vivono negli zoo e negli acquari meritano la nostra attenzione. Molto spesso l’unico esemplare di una specie ancora in vita è proprio quello che vive in uno zoo o in un acquario del mondo.

Zoo e acquari: sì e no. In linea genrale credo che gli animali debbano vivere in natura, liberi, nel loro habitat. Dunque non sono favorevole agli zoo e agli acquari. D’altra parte siamo spesso noi uomini a danneggiare il loro habitat, ad invaderlo o peggio a ferire e uccidere questi animali. E allora, se serve a salvare queste creature rimaste sole che non potrebbero più essere riimmesse nella loro area, ma che hanno come unica possibilità di vita quella di stare in un ambiente protetto, allora posso ammettere l’esistenza di queste strutture. Solo come ricovero, come ospedale, come unico estremo rimedio alla morte degli individui.

La reazione delle persone. Mi sono spesso soffermata a fotografare, come potete vedere da queste immagini e a osservare le persone. Ho visto molti bambini avvicinarsi alle foto degli animali e molti adulti fermarsi a leggere, a scambiare qualche parola sull’argomento, a cercare di capire. Sarà pure poco, ma se serve a far conoscere, a sensibilizzare sul mondo della natura e degli animali che stiamo irrimediabilmente perdendo e danneggiando, allora credo che ne valga comunque la pena.

“Ogni animale ha una storia di importanza cruciale da raccontare. Noi non dobbiamo fare altro che ascoltarla”

*nota* Le foto delle due gallery sono state scattate da me ai cartelloni espositivi della mostra. Le foto originali degli animali sono tutte realizzate da ©Joel Sartore.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

2 Commenti

  1. evergreen

    Che tristezza :'( Pensare che queste specie rischiano di essere solo un ricordo e non ritornino più…

  2. Sabrina

    Hai ragione. Penso anch’io la stessa cosa

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