Wildlife Photographer of the Year 2017

ANIMALI, EVENTI, mostre, NATURA BIO | 2 commenti

Anche quest’anno a Milano presso Fondazione Luciana Matalon torna Wildlife Photographer of The Year 2017, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo.

Non me la sono persa nemmeno quest’anno. Sono stata a visitare Wildlife Photographer of The Year 2017 la mia mostra fotografica preferita. Ci sono stata anche gli scorsi anni: nel 2016, nel 2015 e anche nel 2014 (quando ho scritto ben due, post: il primo e il secondo).

La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale Radicediunopercento con il patrocinio del Comune di Milano e resta in città fino al 10 dicembre (segnatevi le date, perché è una mostra da non perdere!) alla Fondazione Matalon.

Siamo alla 52esima edizione, 50.000 scatti realizzati da fotografi provenienti da 95 Paesi del mondo e selezionati da una giuria internazionale di esperti in base alla creatività, al valore artistico e alla complessità. Questa edizione è particolarmente fortunata per i fotografi italiani: otto premiati, tra vincitori di categoria e finalisti.

Amo la fotografia, amo la natura e questa mostra mi emoziona e mi incuriosisce sempre di più. Il perché è riassunto in questa frase della mostra:

“L’acclamata esposizione mostra straordinarie immagini della Terra che riflettono la bellezza e la diversità della natura e evidenziano la fragilità della fauna selvatica sul nostro pianeta. I paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi, regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale testimonianza visiva di un ambiente da salvaguardare e preservare”

Manifesto della mostra Wildlife Photographer of the Year 2017

Manifesto della mostra Wildlife Photographer of the Year 2017

Il percorso della mostra inizia con i due vincitori: Tim Laman e Gideon Knight. Vite intrecciate ritrae un orangutan nel Borneo. La foresta pluviale indonesiana, gli orangutan, le piante e gli animali che la abitano sono a rischio estinzione a causa della perdita degli habitat e del commercio illegale di animali selvatici. Questo premio ci fa riflettere sui nostri comportamenti nei confronti della natura e del Pianeta.

La foto di Gideon – un ragazzo di soli 16 anni – La luna e il corvo, è un esempio di come la natura non sia solo scienza ma anche poesia. Il corvo sui rami di un sicomoro con la Luna alle spalle mi ha fatto subito pensare all’aspetto poetico della natura e a quanto sia bello raccontarla anche da questo punto di vista.

Si continua poi con la sezione Documentari che indaga la relazione tra uomo e natura, sia in positivo, che in negativo. Le foto trattano problemi attuali: gli animali nei circhi e sul palcoscenico, il commercio illegale, gli avvelenamenti da parte dei bracconieri. Mi ha colpito molto la fotografia che ritrae 4.00 pangolini congelati assieme ai pesci, una delle più grandi confische fatte nella zona tra Cina e Vietnam. Anche il gabbiano che vola sul fiume portando nel becco una gruccia di plastica ci invita a riflettere sul mondo attuale.

La sezione Diversità sulla Terra comprende le categorie Invertebrati, Anfibi e Rettili, Piante, Uccelli, Mammiferi. Comportamenti bizzarri e nuovi punti di vista sul mondo animale e vegetale.

Invertebrati. Un bellissimo mondo tutto da scoprire quello dei granchi, del polpo, degli opilioni e degli efemerotteri sul fiume Danubio.

Nella sezione dedicata ad Anfibi e Rettili ha vinto lo scatto di Marco Colombo – Testuggine. Le rane, i pesci selene che si mimetizzano con le loro scaglie argentee, i tritoni e le tartarughe raccontano di questi animali che sembrano essere un po’ più primitivi ma dal comportamento affascinante.

Le Piante mi colpiscono sempre per le loro forme e colori: il rosa e il giallo di una specie erbacea presente nelle praterie e i baccelli a forma di cuore sui vecchi muri della nostra Europa.

Nella sezione Uccelli colpisce molto la foto scelta per il volantino di questa edizione: un parrocchetto dal collare che tira la coda del varano intento a guardare in un tronco cavo. Bellissimo anche il bucero dal becco giallo che cattura un insetto e la sula che vola sul mare blu, pieno di nebbia e illuminato dal pallido riflesso del sole. Il barbagianni che caccia il topo nel fienile ci ricorda che si può andare A caccia con l’udito. Ci fanno pensare, invece, le aquile del Sud Africa con la loro apertura alare di 2,6 metri, minacciate dalla perdita di habitat e dagli avvelenamenti.

Tra i Mammiferi, le iene maculate si cibano delle carcasse di gnu morti durante la migrazione in Kenya. È un Soffio notturno bellissimo quello dell’orca marina nella nebbia della Norvegia. Molta delicatezza si vede nella mamma di marà della Patagonia con suoi tre cuccioli nelle tane comuni, luoghi molto simili ai nostri asili nido. Un nuovo inizio per il bisonte ci ricorda che il bisonte europeo si è estinto in natura nel 1927 e che è tornato ad essere presente in Europa in cattività con 5.000 esemplari. Si tratta di uno dei più grandi mammiferi terrestri che svolge un ruolo importante nella catena ecologica.

96-2_© Tim Laman (USA)_Quando la mamma ne sa di più

96-2_© Tim Laman (USA)_Quando la mamma ne sa di più

La sezione Ambienti terrestri racconta la diversità degli habitat presenti in natura attraverso le categorie Natura in città, Mondo subacqueo e Paesaggi.

Natura in città è una sezione che mi piace sempre molto. Il felino randagio ci narra della coesistenza dell’uomo col leopardo a Mumbai. Bellissima l’immagine de Il vicino ficcanaso, una volpe con un’occhio lacrimante che si affaccia ad un muretto in città a Bristol. Il rifugio raffineria, purtroppo, ci mostra dei nidi di cicogne sui pali alti nei pressi di una raffineria in Spagna.

Il mondo subacqueo premia la foto Il party dei lutiani a Palau, in Sardegna. Pesci lutiani rossi che cambiano colore nel periodo degli accoppiamenti. Affascinanti cubomeduse, megattere, delfini, sule e sardine ci portano nel mondo sommerso. Le orate della False Bay in Sud Africa ci ricordano che i mari sono un ecosistema unico, spesso troppo sfruttato. Molto impressionante lo scatto Il killer del gigante, che ritrae la lotta tra un leone marino e un pesce luna, il più grande tra i pesci ossei.

I paesaggi della Terra sono tutti diversi, attraenti e incredibili. Spirito delle montagne è una foto che sembra un intarsio nel legno: larici, rocce, avvoltoi si incontrano tra cielo e terra nel Parco italiano del Gran Paradiso. Ghiacciai, fiumi, monti e oceani raccontano la diversità degli habitat sulla Terra.

Nella sezione Design della Terra possiamo cogliere la prospettiva artistica della natura raccontata nelle categorie Dettagli, Impressioni e Bianco e nero.

I Dettagli che la natura ci offre sono incedibili. Ritratto di pellicano, un primissimo piano tra il becco e le piume di questo uccello, il giallo, il rosa e il blu che si intrecciano. La lava rossa che contrasta con le rocce nere delle isole Hawaii. L’iguana verde, addormentata, con la sua cresta di spine che disegna dei picchi lunghi 1,7 metri.

Impressioni, come quelle di Una spirale di passeri in volo sulle mangiatoie in cerca di cibo. Oppure la Star Player, il cucciolo di leone marino che gioca con la stella marina. Che romantica la natura, con Un desiderio a forma di cuore, una coppia di urie, uccelli marini posti uno di fronte all’altro a disegnare nell’aria un cuore.

Bianco e nero è un’altra sezione che amo molto. È vero che la natura ci incanta per la ricchezza dei suoi colori, ma spesso il bianco e nero ci fa vedere meglio dei dettagli, ci fa concentrare su dei particolari. Come Il pangolino appallottolato tra gli artigli di un leone, o La foresta delle fiabe, dei funghi mazza di tamburo fotografati in Grecia, come folletti nei boschi. Una foto di questa sezione mi ha colpito molto: Requiem per una civetta. Una civetta, in Svezia, posata su ramo di un albero, piange il compagno morto con la Luna sullo sfondo. È incredibile come si legga il dolore e la tristezza negli occhi semichiusi di questo uccello, nella posizione che assume col corpo. Queste civette nane cacciano di giorno e nella didascalia si legge che anche lei, purtroppo, è stata trovata morta alcuni giorni dopo. Forse non ha resistito al dolore, chissà…

55_© Hugo Wassermann (Italia)_Rifugio alpino

55_© Hugo Wassermann (Italia)_Rifugio alpino

Per concludere, ma sicuramente non di minore importanza, la sezione dedicata ai Primi scatti, quelli realizzati da fotografi con meno di 17 anni. Anche questa sezione, come tutta la mostra, è da vedere di persona. Come si possono descrivere questi scatti di giovani e pazienti fotografi? Il luì piccolo nel canneto, il voltapietre in cerca di cibo, le scimmie dell’India, il picchio nero, gli stambecchi, il gipeto in volo, la femmina di orso bruno sulla neve mentre caccia un orso imperiale

Insomma, anche quest’anno una mostra bellissima nella sua semplicità. Ho trovato gli scatti davvero semplici e belli, lineari, puri: senza bisogno di fronzoli o effetti speciali, la natura ha tutte le carte in regola per stupirci con la sua semplicità. Se ne avete l’occasione, non perdete questa bellissima mostra di fotografia e natura, dedicate un paio d’ora a questa visita. Ne uscirete amando ancora di più le piante e gli animali di questo nostro bellissimo Pianeta 🙂

Maggiori info sul sito della mostra

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Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

2 Commenti

  1. Erica

    Mostra stupenda, foto meravigliose (TUTTE). Per me è stata la prima volta. Il “requiem per una civetta” mi ha veramente colpita e commossa. Fantastiche anche le foto dei ragazzi dagli 11 ai 17 anni, originali e perfette. Tempo e soldi veramente ben spesi.

  2. Sabrina

    Grazie Erica per il tuo commento 🙂 Sono contenta che la mostra ti sia piaciuta. Io la seguo da molti anni e mi stupisce sempre. Anche io ne ho parlato del “Requiem per una civetta”: mi ha commosso molto.

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