Piero Angela, 90 anni con la scienza

ANIMALI, libri, NATURA BIO, RECENSIONI | 1 commento

In questi giorni estivi ho letto il libro di Piero Angela “Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute” nel quale “il mitico Piero” racconta la sua vita avventurosa in giro per il mondo e sui set televisivi. Vi parlo della parte che riguarda la scienza e i documentari, quella che mi ha appassionato di più

“Una vita spericolata” quella di Piero Angela, ricca di progetti pensati e poi realizzati e di tante avventure. Altro che Steve McQueen, caro Vasco 😉 Anche nel libro “Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute” le avventure non mancano!

Nato a Torino, Angela ha vissuto gli anni della Guerra, dei bombardamenti. Ha lasciato la città per le zone di campagna, più sicure e riparate. Poi si è trasferito a Roma a lavorare per la Rai e ha fatto anche due importanti esperienze all’estero: a Parigi e a Bruxelles.  Con la moglie Margherita e i figli Christine e Alberto, ha viaggiato molto negli Stati Uniti, in Africa, in Australia, ovunque.

La parte che più mi ha interessato del libro è quella che racconta il come e il perché del suo dedicarsi alla scienza e alla divulgazione scientifica. Come mai Piero Angela ha deciso di lasciare il telegiornale per fare divulgazione? Come sono nati i suoi documentari? Ecco qualche chicca per voi.

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Una frase dal libro di Piero Angela “Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute”

Dal telegiornale alla divulgazione scientifica. Angela ha lavorato per anni al telegiornale della Rai. Alla fine degli Anni Sessanta, visitando negli Stati Uniti i laboratori della NASA impegnati in importanti studi per le missioni spaziali, si trova all’Ames Center di San Francisco. Questo centro cattura la sua attenzione per le ricerche avanzate nell’ambito della biologia, della fisica, della geologia e delle comunicazioni:

“… ed era sorprendente che nessuno, nei servizi giornalistici, si dedicasse a tempo pieno a raccontare tutto questo…”

Una visita tanto coinvolgente da fargli cambiare un intero percorso professionale. Infatti, nel settembre del 1969 lascia il telegiornale perché

“… avevo capito che mi interessava occuparmi non di dieci notizie al giorno, ma di una all’anno!”

I documentari. I primi documentari di Piero Angela furono quattro programmi di scienza, dedicati all’esplorazione dello spazio. Da subito non ebbe perplessità nello scegliere la sigla. Sarebbe stata l’ Aria sulla quarta corda di J.S.Bach nell’interpretazione degli Swingle Singers, un gruppo che aveva sentito a Bruxelles, sigla che rimane tuttora nei suoi programmi

Negli Anni Settanta, Piero Angela e la sua troupe produssero 50 documentari televisivi in 10 anni: era la serie “Destinazione Uomo”, 10 puntate per parlare di biologia e del cervello:

“In Italia, gli scienziati erano meno abituati a usare un linguaggio adatto al grande pubblico”

Documentari sulla natura. I primi documentari a tema natura furono una serie composta da dieci puntate. Erano tutti di origine anglosassone. Perché? La BBC era in grado di investire molto denaro nei suoi prodotti, creando documentari bellissimi e di grande valore scientifico che, venduti a prezzi elevati, garantivano alti ascolti.

Si pensi che 6 documentari della BBC possono costare dai 5 ai 10 milioni di euro.

La nascita di Quark. Quark nasce di mercoledì, il 18 marzo 1981 come prima puntata di una rubrica settimanale nata con l’intento di portare più scienza in TV. Ogni puntata durava 55 minuti e comprendeva 4-5 servizi, sia italiani che esteri. La prima serie era composta da 18 puntate, seguita da altre 10 di carattere naturalistico. Per dare un’idea, la prima puntata di Quark fece 9 milioni di ascolto. Portobello, trasmissione molto seguita in quegli anni, superava i 20 milioni a serata.

Perché il titolo Quark? Fu scelto tra tanti per il suo significato di “andare dentro le cose: i quark, infatti, sono minuscole particelle nel nucleo degli atomi.

Nel 1982 inizia “Il mondo di Quark” e va in onda ogni giorno alle ore 14, seguito da moltissimi studenti. Il 4 giugno 1999 ha festeggiato la puntata numero duemila!

“Trovare un linguaggio adatto era importante, e fu forse questa l’innovazione principale che ci permise di parlare di qualunque argomento usando persino i cartoni animati. Sin dalla prima puntata, infatti, cominciò a collaborare al programma il celebre Bruno Bozzetto”

I numeri di Quark. Quark era basato anche sui cartoni animati disegnati da Bozzetto. Ce ne furono ben 45, di circa 10 minuti ciascuno, per un totale di sette ore. Ogni fotogramma veniva colorato a mano e in 1 secondo si contavano 25 fotogrammi!

“Il viaggio nel corpo umano” è un altro programma di grande successo firmato Piero Angela. Diventando piccolo come un microbo, Angela ci faceva scoprire tutte le parti del nostro corpo. L’idea venne, racconta Piero Angela, osservando le immagini del nostro organismo riprese col microscopio elettronico a scansione (immagini in bianco e nero che furono poi colorate una ad una con ore e ore di lavoro).

Il successo di SuperQuark continua ancora oggi. La Rai chiese di passare da un programma di un’ora ad uno che durasse il doppio. Fu inserito, all’inizio, un documentario naturalistico della durata media di 60 minuti. I servizi erano più brevi e numerosi, con rubriche, ospiti, esperimenti.

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Una frase dal libro di Piero Angela “Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute”

Anche i problemi ecologici sono stati affrontati da Piero Angela a partire dagli Anni Settanta. Gli squilibri dovuti alla crescita fuori controllo, l’inquinamento, la deforestazione, l’esplosione demografica, lo sfruttamento delle risorse sono problemi nati in questo decennio (ai quali Angela ha dedicato il libro “La vasca di Archimede” per chi volesse approfondire l’argomento).

In TV andarono in onda cinque puntate dal titolo “Dove va il mondo?” e due serie dal titolo “Nel buio degli anni luce”. Angela organizzò anche una Conferenza a Salisburgo alla quale parteciparono undici capi di Stato.

“Questo è il punto dolente. Si tratta di problematiche che richiedono misure di medio-lungo termine, mentre la politica si muove sul breve o brevissimo termine. Non conviene investire sul futuro, non porta voti…”

“I problemi ambientali sono un tipico esempio di questa difficoltà ad agire in tempo per prevenire. Gli esseri umani reagiscono solitamente solo quando si trovano di fronte a un’emergenza, ma fanno fatica ad attivarsi quando l’eventuale emergenza futura devono ancora “immaginarsela””

L’ecologia oggi. Oggi c’è più sensibilità verso l’ambiente, ma viviamo in un mondo poco naturale, un mondo che possiamo definire “ecosistema artificiale”

“Viviamo in un “ecosistema artificiale”, un diverso ambiente che ha bisogno di comportamenti culturali adeguati per essere mantenuto in equilibrio. A guardare bene, infatti, intorno a noi, la natura è in gran parte scomparsa”

“Viviamo insomma in un ambiente che è molto più tecnologico che naturale”

Un libro interessante, ricco di avvenimenti e di vicende storiche, non solo di questa parte legata alla natura e alla divulgazione scientifica che ho voluto raccontarvi. Alcune delle frasi di Piero Angela in questo libro sono davvero da incorniciare! 🙂

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

1 commento

  1. evergreen

    Che grande… <3 Super Quark è semplicemente meraviglioso. Uno che quando (spero il più tardi possibile) verrà a mancare, scomparirà. Come Super Quark amavo i Giochi Senza Frontiere. Super Quark è l'unico programma TV che amo talmente tanto da poterlo guardare ogni sera, e che se viene a mancare quel programma soffrirò.

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