1_Qual è il tuo animale guida?

ANIMALI, Animali Guida | 5 commenti

Gli animali sono presenti in tutto il mondo, le loro caratteristiche sono riconosciute in modo universale, molti popoli li considerano delle guide. Qual’è il tuo animale guida? Sceglilo tra i dieci che ti racconto in una serie di tre post

Durante la mia visita a Tempo di Libri mi sono fermata allo stand del Gruppo Macro ad osservare dei bellissimi quaderni. Sono dieci in tutto e raccontano dieci animali guida con meravigliose illustrazioni e testi elaborati da Eleonora Tassani e Cristina Cicognani. Questi quaderni e la presentazione di Vera ed Eleonora mi hanno molto colpito tanto che ho deciso di raccontarveli insieme a loro.

Ci saranno tre post per parlare dei dieci animali guida. Io ho scritto la parte relativa alla loro biologia ed Eleonora ci racconta come mai sono considerati Animali Guida, anche grazie alle sue bellissime immagini e alle sue t-shirt. Allora, si comincia con i primi tre animali. Intanto voi scegliete il vostro quaderno e animale preferito.

Perché questi post sugli animali guida? Perché gli animali vivono il momento, seguono la propria natura, sono spontanei e autentici e si fidano dell’istinto. Queste sono caratteristiche che spesso trascuriamo noi esseri umani e che dovremmo tornare a considerare 🙂

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La farfalla, animale guida. Foto @animatrama. Quaderni @Gruppo.Macro

Biologia della farfalla. Le farfalle sono Insetti Lepidotteri. Questo Ordine comprende oltre 150.000 specie, perciò è difficile raccontarle nel particolare. In generale, le farfalle sono tra gli insetti più diversificati al mondo. Il nome si riferisce alle squame che ricoprono le loro ali. Il loro corpo è diviso in capo, torace e addome. Si nutrono di liquidi zuccherini grazie ad un particolare apparato boccale detto spirotromba. Caratteristico delle farfalle è il loro ciclo vitale con metamorfosi completa. Cambiano del tutto il loro aspetto, da bruco a farfalla, passando attraverso 4 stadi vitali: uovo, larva o bruco, pupa o crisalide, adulto o immagine. Il bruco non vola e cammina grazie a 3 paia di zampe, mentre la farfalla spicca il volo con le sue bellissime e fragilissime ali. I colori del bruco sono spesso simili a quelli del luogo in cui vive per mimetizzarsi meglio. Le farfalle possono avere colori vivaci per tenere alla larga i predatori (colorazioni aposematiche) oppure avere disegnati sulle ali dei falsi occhi in modo da sembrare la testa di un animale più grande ed essere evitate. Le farfalle Monarca (Danaus plexippus, L. 1758) sono in grado di migrare e percorrere anche 4.000 chilometri dal Canada e Nord America verso il Messico (dove trascorrono l’inverno) per poi fare ritorno in primavera.

Farfalla: Animale Guida Trasformazione, metamorfosi, antico simbolo dell’anima e delicata bellezza.

Sin dai tempi antichi la Farfalla ha rappresentato il mistero della metamorfosi fisica, ma anche delle trasmutazioni dell’anima. Nell’antica Grecia per definire farfalla e anima si utilizzava la stessa parola: psiche.
La Farfalla nasce da un uovo in forma di bruco. Dopo aver cambiato più volte la muta, il bruco costruisce un bozzolo che non permette di intravedere nulla di ciò che sta accadendo al suo interno. Questo mistero lascia a noi la sensazione di una delicata magia. Questa magia ci ha incantati e ha reso la Farfalla il simbolo dell’anima che rinasce da un contenimento simile ad una crisalide.
Gli stadi della metamorfosi della Farfalla corrispondono quindi alle fasi di crescita spirituale dell’uomo e rivelano il mistero di ciò che accade quando si entra nell’oscurità del proprio io (bozzolo), per uscirne liberi spiritualmente, pronti a spiccare il volo e a condividere questa gioia con il mondo.
La fragilità della farfalla è solo apparente, è data più che altro dalla trasparenza delle ali, in realtà riesce a volare galleggiando nelle tempeste, con eleganza e pazienza.

Esprime la forza della saggezza nella lentezza

La Farfalla come Animale Guida ci accompagna nel viaggio all’interno del nostro spirito, nell’oscurità delle burrasche interiori, per renderci consapevoli del mistero della trasformazione delle nostre ombre, con pazienza ci aiuta a guardare come stiamo vivendo e a uscire dal bozzolo con una rinnovata bellezza di esseri integri.

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Gufo, animale guida. Foto @animatrama. Quaderni @Gruppo.Macro

Biologia del gufo. Il gufo comune (Asio otus, L.1758) è un uccello della famiglia Strigidae, diffuso in Europa, Nord America e Asia. È un animale notturno, abile cacciatore, grazie ai suoi artigli robusti e all’udito fine. Caccia piccoli mammiferi, ma anche uccelli e insetti. La preda è ingerita intera, viene poi digerita e la parte non digeribile è rigettata in pallottole dette borre. Durante il giorno dorme nelle cavità degli alberi e il colore delle sue piume lo aiuta a mimetizzarsi meglio. La sua apertura alare può raggiungere il metro. Non muove gli occhi, che sono grandi e frontali, ma può ruotare la testa anche di 270°. Nidifica in primavera (marzo-maggio) e la femmina depone da 3 a 10 uova che schiudono dopo circa 27 giorni. Di solito non costruisce un proprio nido, ma utilizza quelli lasciati liberi da altre specie. I piccoli lasciano il nido dopo circa 1 mese. D’inverno, i gufi si riuniscono in gruppi per passare la giornata insieme sugli alberi.

Gufo: Animale Guida. Signore della notte, silenzioso osservatore e depositario della saggezza.
I gufi sono i più grandi predatori della notte, così come le aquile lo sono di giorno. I loro grandi occhi si sono evoluti permettendo ai Gufi di vedere nell’oscurità. L’abilità nel mimetizzarsi e la silenziosità del loro volo, permette ai Gufi di planare sulle prede con precisione e rapidità. Quelle rare volte che capita di vederli di giorno, il loro sguardo sembra avere sembianze umane.

Non c’è da meravigliarsi se i Gufi sono diventati il simbolo di una consapevolezza profonda: la dea Atena, dea greca della sapienza, è raffigurata accompagnata dal gufo. Hanno la capacità di guardare e vedere tutto, divenendo depositari dei segreti.

Sono anche simbolo della morte, in quanto visitatori notturni che in maniera fulminea portano via la vita. Tuttavia i poteri della morte sono anche i poteri della trasformazione, per questo il Gufo è l’Animale Guida della forza di transizione. Grazie al Gufo diventiamo consapevoli di tutti gli aspetti del cambiamento.

Con il suo sguardo penetrante, porta luce e chiarezza nelle situazioni intricate

Non solo porta alla luce ciò che è nascosto, ma insegna anche a vedere nel buio stesso. Rappresenta l’accesso all’ignoto, la libertà dell’inconscio. Il Gufo é Guida nell’oscurità e porta luce negli spazi bui della nostra anima.

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Pavone, animale guida. Foto @animatrama. Quaderni @Gruppo.Macro

Biologia del pavone. Il pavone comune o blu (Pavo cristatus, L.1758) è un uccello della famiglia Phasianidae, originario dell’India, ma vive in tutta Europa fin dal tempo dei Romani. È un caso di dimorfismo sessuale: i maschi sono completamente diversi dalle femmine. Il maschio ha un piumaggio vistoso e appariscente, molto colorato ed elegante. Il collo è blu e le penne della coda (o meglio del groppone) sono di un verde vivo con disegni tondi a forma di occhio. Il maschio le solleva per “fare la ruota” quando vuole corteggiare la femmina. La femmina, invece, ha la testa bianca e il corpo bruno. Ogni maschio ha un harem con più femmine (fino a cinque). Le femmine depongono da 4 a 9 uova in primavera. I piccoli nascono dopo 1 mese circa e seguono subito la madre in cerca di cibo. Non sono abili volatori, ma si possono trovare sui tetti delle case da dove emettono il loro tipico richiamo.

Pavone: Animale Guida. Magia, bellezza senza tempo e immortalità.
Originario dell’India, il Pavone fu accolto dal mondo antico come un prodigio. La stravaganza della natura ha reso quest’uccello quasi una creatura più mitica che reale. Come la Fenice, è un uccello solare. L’ampia coda iridescente che apre a ruota nel corteggiamento è l’emblema della luce del Sole che emerge dall’oscurità come un ventaglio. L’occhio onniveggente delle sue mirabili piume richiama una grande fortuna e un grande potere personale.

Nell’antichità il Pavone era simbolo di rinascita, quindi di immortalità. Si dice abbia un’antica conoscenza della magia e possa plasmare l’energia per creare qualsiasi cosa. Il Pavone è ostile ai serpenti, infatti riesce a uccidere i piccoli di cobra; si narra che possa ingerirne il veleno senza risentirne. Per questo motivo al Pavone sono attribuite le capacità di trasformare in benefico medicinale il veleno del serpente.

Sebbene abbia una bella forma, non è attaccato ad essa, è consapevole dell’eterno ciclo di vita. Per questo ci aiuta a vivere il corpo con maggiore leggerezza, sa che la Bellezza eterna risiede nell’essenza.

È l’Animale Guida della bellezza senza tempo

Dona la capacità di trasformare in beneficio ciò che viene percepito come velenoso e dannoso, in positiva qualsiasi situazione negativa. Trasmette la fiducia primordiale della rinascita dopo la morte e promuove il risveglio interiore. Aiuta ad accettare e a vivere con generosità i doni personali. Seguire il pavone ci permette di raggiungere la nostra essenza nella sua immortale bellezza.

Ecco dunque i primi tre animali guida. Vi sono piaciuti? Il vostro animale guida è tra questi?

Per conoscere gli altri sette, appuntamento con i prossimi due post qui sul blog.

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Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

5 Commenti

  1. Chiara Orto

    Ciao cara, approdo qui da Progetto Blog, ti ringrazio per l’attenzione al mio post sulla netiquette 🙂
    Io scelgo sicuramente il gufo, bellissima la frase:” Con il suo sguardo penetrante, porta luce e chiarezza nelle situazioni intricate” *-*

    Baci!

    Chiara – Se.In.Forma

    • Sabrina

      Grazie mille, Chiara. Mi fa piacere che il post sia piaciuto. Volevo mettere in evidenza come i popoli che vivono più a contatto con la natura conoscano la biologia degli animali. E conoscendo gli animali, sanno trarre insegnamenti dal loro comportamento.

      • ViVa

        Verissimo, loro hanno una connessione con la Natura che noi abbiamo perso, e con essa anche la capacità di leggere dentro noi stessi.

  2. giacinta

    Difficile scegliere.. Aspetto i prossimi animali 🙂
    Ciao!
    Giacinta
    p.s.
    ho appena scoperto il tuo blog.. ti aggiungo nel mio blogroll per seguirti..

    • Sabrina

      Grazie Giacinta! Complimenti a te per la tua idea di unire gli animali e i vegetali all’arte e alla letteratura 🙂

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