L’Albero della Vita, da Fibonacci a Michelangelo

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L’Albero della Vita che abbiamo ammirato lo scorso anno a Expo Milano 2015 è di nuovo aperto al pubblico. Si può anche percorrere il vialetto sull’acqua ed accedere al suo centro. Una bellissima mostra lo racconta come simbolo italiano, da Fibonacci a Michelangelo.

L’Albero della Vita è il simbolo di Expo Milano 2015. Non a caso, perché si tratta di un’opera bellissima, maestosa e perfetta. La sua perfezione deriva da due artisti ai dai quali prende origine: il matematico Leonardo Fibonacci e Michelangelo Buonarroti.

La spirale che disegna la chioma dell’albero è ispirata alla successione di Fibonacci, una sequenza di numeri interi positivi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti.

La sequenza di Fibonacci inizia dunque con i seguenti numeri: 1,1,2,3,5,8,13,21….

La storia verso la sequenza di Fibonacci. La sequenza di Fibonacci ha una storia lunga che possiamo ripercorrere alla base dell’Albero della Vita. Inizia in Grecia nel 300 a.C. con la scoperta del pi greco. Nel I secolo a.C. Vitruvio propone la Proporzione Aurea come canone di bellezza. Nel 1202 Fibonacci inizia ad utilizzare le cifre indo-arabe e scopre la successione numerica aurea.

Nel 1859 Charles Darwin nel suo libro “L’origine delle specie” propone la teoria dell’evoluzione disegnandola sotto forma di rami e di albero. Nella seconda metà dell’ottocento i fratelli Bravais spiegano l’angolo aureo nella spirale vegetativa delle piante. Dal 1550 al 1600 Keplero utilizza la proporzione aurea e la sequenza di Fibonacci per studiare il movimento dei Pianeti. Nel 1053 Leonardo da Vinci dipinge “La Gioconda” utilizzando la proporzione aurea per il volto e la figura umana.

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In basso a destra, la sequenza di Fibonacci nell’Albero della Vita (foto scattata da me presso la mostra EXPerience nell’area ex Expo)

Una sequenza unica e straordinaria che ritroviamo in discipline tra loro diverse come la musica, la chimica, la fisiologia e in particolar modo la botanica. Nello sviluppo delle infiorescenze, dei petali e della chioma di molte piante e fiori si ritrova la sequenza studiata e proposta dal matematico toscano.

La bellezza e la perfezione della botanica. I fiori sono in numero di 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, tutti numeri della sequenza di Fibonacci. Il girasole è l’esempio più spettacolare. Le infiorescenze di molti ortaggi, come i broccoli, seguono questa sequenza. Anche le foglie su ogni ramo si susseguono seguendo quest’ordine, in modo da ricevere ognuna la luce del sole e non farsi ombra a vicenda. Perfino in molte conchiglie è possibile ritrovare chiaramente i numeri di questa successione.

Fibonacci_botanica

La sequenza di Fibonacci in botanica (foto scattata da me presso la mostra EXPerience nell’area ex Expo)

L’Albero della Vita è un simbolo universale. Sia nella cultura occidentale, che in quella orientale è fonte di vita, bellezza, ordine. Nella Genesi si legge della bellezza degli alberi un dono fatto all’uomo per ricavarne cibo.

Michelangelo e Piazza del Campidoglio a Roma. Nel 1534-1538 Michelangelo progetta la Piazza del Campidoglio. Capolavoro del Rinascimento italiano, questa piazza è stata progettata dall’artista-architetto partendo da una stella a dodici punte, simbolo delle dodici costellazioni. Il centro della piazza viene messo in evidenza come fosse “l’ombelico del mondo” per evidenziare la centralità di Roma e della cultura classica. L’ovale centrale, invece, sembrerebbe richiamare la famosa Pietra Ovale, conservata nel Museo di Delfi, presente in molte culture tra le quali quella etrusca.

PiazzaCampidoglio_Roma

Piazza del Campidoglio a Roma in una immagine di Palazzo Italia ad EXPerience nell’Area Ex Expo

Il reticolo di questa piazza è stato utilizzato come base sulla quale poi costruire la chioma dell’Albero della Vita, ruotando il reticolo stesso. Dalla piazza all’Albero della Vita, il Campidoglio proiettato verso l’alto, verso il cielo.

Uno spettacolo durante i mesi di Expo, una struttura immensa e bella che ci fa sognare e ci ricorda quanto siano importanti gli alberi nella nostra vita, come parte della natura e come fonte di cibo e quanto la bellezza dei disegni della natura, dei fiori, delle chiome degli alberi siano frutto di una successione numerica che ha dell’incredibile.

*nota* Molte informazioni utilizzate per il post sono tratte dalla mostra dell’Albero della vita nell’area EXPerience, area ex Expo 2015. Le fotografie del post sono state scattate da me durante la visita al sito.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

4 Commenti

  1. biomaterra

    L’ha ribloggato su Biomaterrae ha commentato:
    articolo davvero interessante che mostra la bellezza della geometria naturale.

  2. Sabrina

    Cari amici di Bioma Terra, grazie per aver condiviso il mio post. È un piacere conoscervi. complimenti per il vostro lavoro. Sabrina

  3. Gianluca Joni Preti

    Ho scoperto questo articolo solo ora, interssantissimo, anche perchè L’albero della vita ad expo non era l’unico elemento “esoterico”, anche se era sicuramente quello più evidente (naturalemnte, evidente per chi sa vedere) 🙂

  4. Sabrina

    Grazie del commento, Gianluca. Mi fa piacere che il post sia piaciuto

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