Yulin 2016: a che punto siamo

Anche quest’anno è arrivato il solstizio d’estate e a Yulin è tornata questa giornata di massacri che non possiamo chiamare festa. Ma qualcosa sta cambiando. Ecco a che punto siamo.

Da qualche anno ho scoperto di questa giornata del solstizio d’estate in una cittadina della Cina chiamata Yulin. Altre cittadine cinesi (e non) purtroppo hanno giornate simili, ma Yulin è un po’ il simbolo di tutte loro. A Yulin si svolge un festival e i cani vengono prelevati dalle case, dalle strade, rapiti e poi torturati, massacrati e uccisi per essere serviti sulle tavole.

Questo fatto mi ha molto colpito e già lo scorso anno mi sono mobilitata per farlo conoscere, ho firmato petizioni e mandato mail alle Ambasciate per fermare il massacro. Questo è il post che ho scritto lo scorso anno.

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Stop Yulin Forever, una delle tante campagne per fermare il massacro dei cani a Yulin e in tutti i festival simili

Le mobilitazioni dello scorso anno hanno aiutato molto gli attivisti cinesi e tutti coloro che sono contrari a questa usanza. La situazione è migliorata e quest’anno le autorità hanno vietato la macellazione degli animali in luoghi pubblici, sulle strade e per le vie della città. Resta ancora questa giornata di massacri.

Molte petizioni sono state fatte da diverse associazioni, ad esempio change.org, stopyulinforever.org e endyulinfestival.animalasia.org. Tante le associazioni italiane e straniere che si sono mobilitate per raccogliere firme, inviare mail e petizioni: LAV, Lega Italiana in Difesa di Animali e Ambiente, World Dog Alliance. Molte manifestazioni con migliaia di partecipanti si sono svolte a Milano, a Roma e in altre città d’Italia.

Anche in Cina le cose stanno cambiando. Un sondaggio della China Welfare Animal Association ha dimostrato come ormai a volere questo festival di carne di cane sia una minoranza:

– il 64% dei cinesi si dichiara favorevole alla chiusura del festival di Yulin

– il 51% dei cinesi vorrebbe abolire il commercio di carne di cane

– il 70% dei cinesi afferma di non aver mai mangiato carne di cane.

Anche le star di tutto il mondo hanno girato questo video, che fa parte del progetto The Compassion Project: tutti insieme per abolire questo festival, basta torture e massacri, non si tratta di cinesi o asiatici, si tratta di compassione e rispetto e riguarda il mondo intero.

Il video delle star “The Compassion Project”

Resta ancora tanto da fare. Spesso gli ambasciatori non rispondono agli appelli, alle mail, alle petizioni che giungono da tutto il mondo. Altre voci di commercianti locali affermano che la campagna su internet ha fatto conoscere meglio questa iniziativa e i “turisti” con le loro richieste di carne di cane sono aumentati del 50% in alcune zone.

Tutti gli animali meritano rispetto. Molte associazioni, molte persone si rifiutano di mangiare qualsiasi animale (perché indignarsi per i cani e non per le mucche o i cavalli?!) e la loro scelta merita grande rispetto. Mangiare animali come gatti o cani, che sono gli animali da compagnia per eccellenza, è solo il primo passo, a mio parere, per poi poter rispettare ogni altro essere vivente, mucca, agnello o coniglio che sia. Ma finché non abbiamo pietà per chi condivide con noi la vita di ogni giorno, come potremo rispettare anche tutti gli altri esseri viventi?

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#stopyulin2016 uno dei tanti simboli della campagna di quest’anno

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