L’orto a giugno

GUEST POST, NATURA BIO | 4 commenti

L’estate è già qui e nel nostro orto ci sono mille attività da svolgere. A giugno ci troviamo di fronte tanta umidità, alte temperature e scarse precitazioni, quindi dobbiamo concentrarci sull’irrigazione e sulla prevenzione dei parassiti. Il guest-post con Planeta Huerto ci spiega come fare.

Tempo di invasori. Il caldo e l’umidità costituiscono il terreno ideale per molti invasori: funghi e insetti.

oidio_giardinaggio.it

Lo oidio, fungo che attacca le coltivazioni del nostro orto (foto ©giardinaggio.it)

Funghi. Lo oidio, o “mal bianco” è frequente sulle foglie delle cucurbitacee (zucca, cetriolo, melone e anguria) riconoscibile perché forma uno strato bianco: la muffa di solito appare in macchie marroni soprattutto nelle Solanaceae come la melanzana, la patata, il peperone e il pomodoro.

La comparsa di questo tipo di fungo si verifica in ambienti con alta umidità e spesso nei luoghi dove si realizza irrigazione per aspersione o soggetti a piogge prolungate, con temperature tra i 10°C e i 20ºC: per questo motivo è preferibile evitare l’irrigazione nelle ore più calde. La sua propagazione è favorita da qualsiasi taglio o ferita in qualunque parte della pianta, dunque occorre aver cura delle ore di irrigazione e insolazione e stare attenti a non danneggiare le piante.

Se nel nostro orto è già presente una quantità preoccupante di funghi, possiamo ricorrere ad alcuni prodotti ecologici che ci aiuteranno a eliminare questi invasori:

– estratti di pianta (coda di cavallo, aglio, ecc)

– propoli: cera che evita l’entrata di funghi

– preparati antifungini

– prodotti omeopatici

– zolfo in polvere.

Insetti. Afidi, acari, mosche bianche, tripidi e coccinelle sono insetti che infestano le nostre coltivazioni in questo mese. Tutti questi insetti sono solitamente situati sulla parte inferiore delle foglie, cioè nella zona con più alta porosità e accessibilità per il loro apparato boccale succhiatore. Infatti sono insetti che succhiano e si nutrono della linfa delle piante rubandole nutrienti e acqua, potendo arrivare a indebolirla notevolmente.

ladybug

Coccinella

Se questi parassiti appaiono in eccesso significa che la pianta è debole e stiamo sbagliando in qualche pratica come ad esempio:

– irrigazione in eccesso o in deficit

– eccessivo fertilizzante liquido

– stagione inadeguata

– mancanza o eccesso di sole

– bassa biodiversità di specie (monocoltivazione)

Il primo passo sarà individuare qual è la pratica sbagliata e successivamente modificarla. Ad ogni modo, se questi invasori sono già nel nostro giardino, esistono vari trattamenti ecologici come:

– sapone di potassio: serve per pulire le foglie, non ha effetto insetticida

– olio di neem: serve per pulire le foglie, non ha effetto insetticida

Adattare la frequenza e la durata dell’irrigazione alla stagione dell’anno. Con le alte temperature e l’aumento delle ore di sole, l’irrigazione ha un’importanza vitale nel nostro orto. In questo periodo dell’anno l’irrigazione deve essere fatta in piccole quantità ma molte volte al giorno: per esempio, se irrighiamo manualmente lo faremo una volta al giorno, mentre se utilizziamo l’irrigazione a goccia, saranno necessarie due o tre irrigazioni al giorno.

Alcune alternative che ci possono facilitare il lavoro sono:

– fornirsi di vasi che dispongono di un cono di ceramica che può essere riempito d’acqua che verrà rilasciata a poco a poco.

– se si dispone di un orto ampio è preferibile utilizzare l’irrigazione a goccia a cui possiamo aggiungere un programmatore di irrigazione che ci consenta di regolare la quantità e la durata di irrigazione giornaliere.

Anche il momento del giorno in cui si irriga è importante: deve essere sempre fatta nelle ore di minore insolazione, all’alba e al tramonto, per evitare l’evaporazione e lo spreco di acqua e perché, irrigando, le gocce di acqua che rimangono sulle foglie creano un effetto lente d’ingrandimento, concentrando la radiazione e producendo ferite nelle foglie.

Messa in dimora, trapianto e raccolta
Messa in dimora a giugno nel semenzaio all’aria aperta: cavoli e cavolfiori d’autunno e inverno, lattuga, bietola, sedano.

Messa in dimora a giugno all’aria aperta: fagioli a pianta bassa, zucchine, mais dolce, prezzemolo, ravanelli, barbabietole rosse, carote.

Trapianto a giugno: sedano, cipolle, cavoli, cavolfiori, lattuga, porri e pomodori tardivi in zone calde

Raccolta a giugno: barbabietole, sedano, zucchine, cipolle, cavolfiori, spinaci (al limite delle zone calde), fragole, piselli (possibilmente solo nelle zone fredde), fave (in zone fredde), fagioli, lattuga, rape, patate, porri, ravanelli, pomodori (in zone calde e miti) carote, barbabietole rosse.

A causa dell’alta attività che c’è nel nostro orto in questo mese è abbastanza probabile che il raccolto inizi a essere maggiore rispetto alla quantità che consumiamo: perciò questi mesi sono ideali per imparare tecniche per conservare alimenti o per socializzare con i nostri vicini e dargli un po’ dei frutti del nostro lavoro 🙂

Come sempre, sul sito Planeta Huerto trovate tutte le sementi e le attrezzature nominate. Anche questo guest-post è stato rivisitato da me per il blog: grazie a Gennaro Savanelli di Planeta Huerto per la collaborazione e a Celia Gosálbez per la stesura del post originale.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

4 Commenti

  1. passoinindia

    molto interessante. userò i tuoi consigli per il mio orto.

  2. passoinindia

    per gli afidi delle piante come le rose io uso sapone di marsiglia sciolto nell’acqua e spruzzato. funziona.

  3. passoinindia

    l’oidio invece è una peste soprattutto sull’alloro selvatico.

  4. Sabrina

    Grazie mille per i tuoi suggerimenti 🙂 Anche se gli amici di Planeta Huerto sono molto competenti, i consigli di ciascuno lo sono altrettanto perché sperimentati di persona

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