Forte e fragile come un felino

ANIMALI, ECOLOGIA, NATURA BIO, RECENSIONI | 4 commenti

I felini sono un gruppo di animali che amo particolarmente per la loro bellezza. Sono forti, ma anche molto fragili, come racconta la mostra organizzata da Hermès grazie ai meravigliosi disegni di Robert Dallet.

Ho visto girare su internet un’immagine blu che mi ha colpito. Un bellissimo leopardo nebuloso che si muove tra gli alberi. Mi ha colpito per il dettaglio dei particolari e per lo sguardo del felino. Così sono stata a visitare la mostra che la casa di moda Hermès ha organizzato a Milano presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna. Solo due settimane, purtroppo, per una mostra affascinante.

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Dipinto di Robert Dallet per l’esposizione “Forte e Fragile”

Molte frasi, oltre ai disegni mi hanno davvero commosso. Questa è la prima:

“Questo progetto è nato da una profonda passione e dall’amore per la natura”

Il progetto vuole far conoscere le opere d’arte di Robert Dallet, un uomo sensibile e amante della natura, che ha viaggiato molto per studiare e rappresentare il mondo naturale. Gli animali in movimento nel loro habitat sono davvero stupendi. Come camminano, saltano, bevono, cacciano, tutto rappresentato nei minimi particolari con grande accuratezza. Dallet amava a tal punto il mondo naturale che rimase sconvolto nel dover assistere all’estinzione di molte specie, anche di felini.

Per questo motivo ha creato il progetto Robert Dallet Iniziative for Wild Cat Conservation che poi è diventato parte del più grande progetto Panthera. Panthera si propone di tutelare i felini all’interno del loro habitat naturale e, visitando la mostra, ho capito che ce n’è davvero bisogno. Vi invito a visitare questi siti e a promuoverli e aiutarli il più possibile per non vedere estinguere altri animali che condividono con noi questo bellissimo pianeta.

Otto felini per raccontare un mondo. I felini (Felinae, Waldeim,1817) sono una sottofamiglia dei Felidi e comprendono numerose specie, dal gatto di casa alla tigre. Nella mostra, Robert Dallet ha voluto presentarne otto, tra i più belli e conosciuti, ma anche tra i più in pericolo, molti appartenenti al genere Panthera. Così sono descritti nella guida alla mostra e così voglio presentarveli.

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Disegno di Robert Dallet per l’esposizione “Forte e Fragile”

Il giaguaro (Panthera onca) è il più grande felino dell’Emisfero occidentale e vive nelle foreste. Oggi si sono ridotti del 61% rispetto al loro numero storico, ma sono presenti ancora in 18 Paesi del mondo. Il progetto Panthera’s Jaguard Corridor Initiative vuole creare corridoi naturali tra le popolazioni di giaguaro per favorirne la riproduzione.

Il leone (Panthera leo) è il più socievole tra i felini selvatici. La popolazione di leoni è in diminuzione: secondo gli scienziati ne rimarrebbero meno di 20.000 allo stato selvatico. Ma sono animali molto resistenti e riescono presto a ristabilirsi. Panthera lavora per far conoscere questi animali, per proteggere gli allevamenti dai loro attacchi, con l’obiettivo di portare la popolazione a 30.000 esemplari, un numero che assicurerebbe un futuro alla specie.

Il ghepardo (Acinonyx jubatus) è l’animale più veloce al mondo, in grado di raggiungere in corsa i 100 chilometri all’ora (ed è anche uno dei miei felini preferiti :-)). È il meno pericoloso tra i felini, visto che non si conoscono attacchi verso l’uomo. Cacciato intensamente perché disturba gli allevatori, oggi la sua popolazione si è ridotta del 77% e sarebbero meno di 10.000 i ghepardi adulti allo stato selvatico. Anche per questi animali, Panthera sta creando corridoi naturali, insegnando alla popolazione e alle guardie come comportarsi con questi felini.

Il leopardo (Panthera pardus) è il più versatile tra i felini e occupa habitat molto vari in 80 Paesi al mondo. Nonostante questo, i leopardi sono diminuiti del 49% rispetto al loro numero, minacciati dalla perdita di habitat, dalle trappole, dalla caccia alla loro pelliccia. Spesso in Africa la pelliccia di leopardo viene ancora indossata (anche se il commercio internazionale di pelle di leopardo è oggi illegale): Panthera’s Fur for Life ha distribuito alle comunità locali oltre 10.000 pellicce sintetiche per preservare questo felino.

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Disegno di Robert Dallet per l’esposizione “Forte e Fragile”

Il puma (Puma concolor) occupa la più ampia estensione geografica tra tutti gli animali terrestri, fino agli estremi dell’Alaska e del Cile. Esistono sei sottospecie di puma, ognuna adattata ad un differente habitat. Sono animali forti, ma vengono predati dalla caccia intensiva e sportiva. Il Panthera’s Teton Cougar Project è un programma di ricerca per tutelare il puma, un animale che ha un ruolo fondamentale nel mantenere gli ecosistemi sani e biodiversificati.

La tigre (Panthera tigris) è il felino più grande al mondo e uno dei più a rischio perché cacciato per l’utilizzo di varie parti del suo corpo nelle medicine tradizionali. Cento anni fa si contavano più di 100.00 tigri, mentre oggi ne rimangono meno di 3.200 esemplari. Panthera’s Tigers Forever vuole prevenire il bracconaggio, insegnando ai rangers locali come comportarsi; un progetto che ha raggiunto un notevole successo in più del 50% dei siti di applicazione.

Il leopardo delle nevi (Panthera uncia) è tra i più enigmatici felini selvatici. Vivono in condizioni estreme, in solitudine, in zone montagnose dell’Asia centrale. Per questo è difficile avvistarli e sono stati soprannominati “fantasmi delle montagne”. Protetti per legge in 12 Paesi al mondo, le loro ossa e il loro pelo sono tuttora commerciati illegalmente. Se ne contano solamente 4.500 in natura e Panthera ha molti progetti per la loro salvaguardia: anche la mappatura del leopardo delle nevi sul territorio è un’operazione importante, soprattuto in Cina dove vive il 65% degli ultimi esemplari rimasti sulla Terra.

Il leopardo nebuloso (Neofelis nebulosa) è il primo ad essere entrato nel genere Panthera. Grazie alla sua bellissima livrea, riesce a mimetizzarsi nelle foreste dell’Asia dove vive. Anche questi animali stanno scomparendo: basti pensare che questa specie è considerata estinta a Taiwan. Poco si conosce del loro comportamento e dunque è difficile aiutarli. Panthera ha iniziato a studiarli, utilizzando trappole fotografiche digitali e collari GPS per creare una mappa del loro territorio. Con questi dati sarà più facile programmare una strategia per la loro difesa.

Una bella iniziativa questa della casa Hermès: non solo per far conoscere un’artista che ha disegnato molti capi per le loro collezioni, ma anche per unire il mondo dell’arte a quello della natura. Perché si può far conoscere la scienza attraverso l’arte e viceversa. Speriamo che altre case di moda possano seguire l’esempio e proporre iniziative di collaborazione, unione e conoscenza reciproca.

Questa mostra mi ha commosso, come vi dicevo. Soprattutto questa frase che mi fa sentire utile, nel mio piccolo. Perché spesso siamo noi a decidere, altre volte la vita sceglie per noi, per forza. Anche se non sono riuscita a lavorare in mezzo alla natura, come avrei voluto, grazie a questo blog vorrei dare il mio contributo per farla conoscere, per dimostrare tutto il mio amore e la mia passione verso il mondo naturale.

“Vorrei esprimere la mia più sentita gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno posto il proprio talento e la propria passione a difesa della natura e a disposizione di questa mostra” (Pierre-Alexis Dumas, Direttore Artistico di Hermès)

 

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

4 Commenti

  1. enricogarrou

    Bellissimo e interessante articolo, cara Sabrina. complimenti grandi e un abbraccio

  2. Sabrina

    Grazie a te, Enrico. Un abbraccio

  3. evergreen

    Ciao! Ma che bei felini! 🙂 Invito tutti a visitare il mio blog e a scegliere il logo entro le 21:00 di domani. Vieni su Ambiente sul Web, e scegli il logo del mio blog 🙂

  4. Sabrina

    Grazie Paolo. Io ho votato 🙂

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