In bicicletta grazie a VEnTO

ECOLOGIA, NATURA BIO, STILI DI VITA

La primavera è arrivata. Tiriamo fuori le biciclette, facciamo manutenzione, e via nella natura, attraverso le piste ciclabili. VEnTO è un progetto interessante che vuole unire Torino a Venezia, lungo il corso del Po.

Sono stata a My plant & garden lo scorso mese di febbraio. Nel mio quaderno è rimasto il volantino del progetto VEnTO L’ho lasciato lì apposta, non me lo sono dimenticato, volevo parlarne con la primavera a favore.

bike

Primavera, bicicletta alla mano, pronti per girare. Magari lungo il percorso del fiume Po sulla ciclovia VEnTO

Avevo sentito nominare VEnTO e l’incontro che ho seguito durante la fiera del giardinaggio – Ciclabili turistiche: nuove opportunità per il territorio –  mi ha fatto capire meglio di cosa si tratta. Il progetto è a cura di DAStU, Politecnico di Milano. Prevede 679 chilometri di dorsale cicloturistica lungo il fiume Po. La più lunga ciclabile d’Italia che intende unire TOrino a VEnenzia (da qui il nome, con le sigle delle città).

Non una semplice ciclabile, ma una dorsale cicloturistica: un’infrastruttura leggera, sicura e continua per percorrere e riscoprire il paesaggio italiano. Il paesaggio italiano è uno dei beni più preziosi dei quali disponiamo, perché comprende natura, cultura, monumenti, borghi, gente. E percorrerlo in bicicletta aumenta il contatto con questo paesaggio e con le persone, fa pensare e riflettere, permettere di mantenere i giusti ritmi per gustare con gli occhi la natura e l’arte e con la gola le caratteristiche prelibatezze della cucina locale. Il progetto è situato nella Pianura Padana ma riguarda tutta l’Italia. È un invito a visitare queste bellissime zone che scorrono lungo il fiume Po fino al suo estuario.

679 chilometri di ciclabile, di green economy e di green jobs” come si legge nel volantino che descrive il progetto. Il turismo verde aiuta la natura, l’arte, le economie locali e si prevede possa “generare duemila nuovi posti di lavoro e un indotto di 100 milioni di euro l’anno“. Parte di questo percorso è già stato realizzato, ma ancora occorrono volontà politica e denaro per portarlo a termine. I curatori del progetto (Paolo Pileri, Alessandro Giacomel, Diana Giudici e il gruppo di ricerca VEnTO) stimano che “tutta la ciclovia venga a costare tanto quanto 2-3 chilometri di rete autostradale.”

VEnTO è paesaggio, sviluppo, beni culturali, ambiente, agricoltura, fiume, natura, città, piccoli comuni, cibo, tipicità, sole, vento, salute, lavoro, futuro

VEnTO è un grande progetto che tocca le città e il territorio circostante Torino, Vercelli, Alessandria, Milano, Pavia, Lodi, Piacenza, Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia, Ferrara, Rovigo, Venezia. Pedalare nella natura, fermarsi a visitare un’opera d’arte, mangiare e dormire negli ostelli e nei bed & breakfast lungo il percorso: questo è l’intento che VEnTo vuole trasmettere.

Parchi e aree protette. VEnTO è un percorso immerso nei parchi e nelle aree protette. Tocca 43 aree protette, con 264 chilometri di tracciato all’interno di parchi naturali.

Il 40% del percorso di VEnTO è all’interno di aree protette

“Oggi i parchi lungo il Po non sono collegati tra loro, ma sono tante isole verdi felici. VEnTO le unirebbe come mai è successo. Chi visita il parco del Delta del Po a Ferrara può trovarsi dopo tre giorni a pedalare nel parco del Ticino essendo passato per siti di importanza comunitari o per zone a protezione speciale, quegli habitat preziosi che appartengono alla rete Natura 2000. Gli sforzi fatti in tanti anni, in tanti parchi per progettare e realizzare sentieri, osservatori per la fauna, ciclabili, punti parco, si troverebbero ad essere connessi l’uno con l’altro come una vera e propria rete e VEnTO potrebbe rappresentare la traccia per il grande parco di tutto il Po.”

Facciamo un giro lungo il fiume Po e facciamo conoscere queste bellezze tipiche italiane 🙂

Maggiori informazioni sul sito del progetto VEnTO. Ora è anche un libro e un docu-film

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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