L’orto a gennaio

ECOLOGIA, GUEST POST, NATURA BIO

Oggi ospitiamo il guest-post di Planeta Huerto che ci mostra alcuni lavori da fare nell’orto nel mese di gennaio. Inizia così una mini-rubrica che ogni mese ci darà qualche spunto per avere un bell’orto.

Con questo post, scritto dagli amici di Planeta Huerto e rivisitato da me per il blog, si apre una mini-rubrica che ci farà compagnia ogni mese raccontandoci i principali lavori da fare nell’orto. Si comincia con gennaio.

orto_gennaio

I lavori da fare a gennaio per avere un bell’orto in estate
(foto©Chiot’s Run via Foter.com / CC BY_NC)

Gennaio è probabilmente il mese più importante per l’orto, non per la sua frenetica attività, ma perché è il punto di partenza che determinerà il futuro raccolto in primavera e in estate. La  preparazione dei semenzai, infatti, è la chiave per avere piante rigogliose quando arriverà il bel tempo.

La maggior parte degli ortaggi che si raccolgono in primavera e in estate (pomodori, zucchine, melanzane), possono essere piantati all’inizio dell’inverno. Facendo così, il raccolto può dare migliori risultati, ma richiede anche una certa quantità di cure essenziali e attenzioni imprescindibili per avere successo.

Approvvigionamento dei semi. Prima di tutto è necessario controllare di quali semi si dispone. Quando sarà il momento di procurarseli, tramite acquisto o scambio, se non li abbiamo ottenuti dalle nostre raccolte precedenti, è necessario sapere chiaramente quali varietà si adattano maggiormente alle nostre necessità. Ovvero, se iniziamo la semina a gennaio, sarà meglio tener conto delle specie che meglio si adattano al freddo.

Protezione dei semenzai. Il più grande nemico delle piante in questo mese è il freddo che può rallentare la germinazione e paralizzare la crescita. Per evitare questo problema, bisogna proteggere la semina dalle condizioni meteorologiche avverse. Per fare questo, abbiamo a disposizione diverse modalità.

Possiamo utilizzare semenzai coperti con una struttura di plastica o vetro che dispongono di un sistema di ventilazione, come una piccola serra, per meglio regolare la temperatura e l’umidità. Questo sistema è utile per piantare porri, scarola, lattuga, sedano, cavolo e cavolfiore.

semenzaio

Un esempio di semenzaio
(foto©PlanetaHuerto.it)

I semenzai a letto caldo richiedono ugualmente una struttura di plastica o vetro che copra  il contenitore dove abbiamo messo le nostre piantine. La differenza è che dobbiamo aggiungere uno strato di concime fresco (il più utilizzato è quello di cavallo) sotto il substrato o sotto il compost.

Si tratta di un buon metodo, soprattutto per le zone con climi rigidi, perché utilizza il calore prodotto dalla fermentazione del concime per mantenere una temperatura superiore a 10 ° C. Questo sistema permette la semina di pomodori, melanzane, zucchine e, nelle zone più calde, peperoni.

Un altro trucco per fare in modo che le piante sopravvivano al gelo nelle zone più fredde è quello di coprire la terra con la paglia o con altro materiale simile, soprattutto se abbiamo seminato il prezzemolo o gli spinaci.

Al contrario, in una zona calda, sarà possibile la semina diretta di alcune coltivazioni, come per esempio aglio, ravanelli, carote, ed il trapianto di fragole, bietole, lattughe, scarole, rucola, porri e cavoli.

Anche se l’inizio dell’inverno non è molto rigido, dal punto di vista climatico, non dobbiamo trascurare di proteggere i semi se vogliamo ottenere un buon raccolto nel futuro.

Pronti, dunque, a cominciare con i lavori nell’orto o sul balcone per avere un buon raccolto la prossima stagione estiva. Sul sito Planeta Huerto trovate tutte le sementi e molte delle attrezzature nominate.

Grazie a Gennaro Savanelli di Planeta Huerto per la collaborazione e a Celia Gosálbez per la stesura del post originale.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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