LAC, Lugano, arte, cultura e natura

ECOLOGIA, EVENTI, NATURA BIO, RECENSIONI | 2 commenti

Lugano è una città immersa nella natura. Anche al LAC, Lugano Arte e cultura, ho trovato tante opere che parlano di natura. Perché l’ho sempre sostenuto: la natura è ovunque (basta cercarla)

biciclette_Lugano

Lugano città verde – rent a bike

Lugano città verde. Purtroppo la giornata era grigia e nuvolosa, ma questo non ha tolto nulla allo spettacolo dell’arrivo a Lugano. Le montagne alte, immense e verdi si lanciano direttamente nel lago. Il lago è calmo, mite e accogliente proprio come questa città. Le strade sono pulite: non vi è ombra di un rifiuto fuori dagli appositi contenitori. Le strade sono curate e le aiuole piene di fiori. Attraversare sulle strisce pedonali è semplice e per nulla pericoloso: gli automobilisti si fermano tutti (con mia sorpresa). Proprio di fronte al LAC c’è una postazione per il noleggio biciclette, “rent a bike”. Ho potuto girare solo nella zona attorno al LAC ma credo che un bel giro nella città lo rifarò presto.

Lo spazio -1 del LAC. La mia visita è iniziata dallo spazio -1. I signori Olgiati hanno una collezione davvero strepitosa e l’esposizione è ancora in divenire. Ho girato nei vasti spazi dell’area -1 e ho fatto un Incontro incantato. Tanti quadri raffigurano la natura, tra questi l’autoritratto di Michelangelo Pistoletto, l’opera di Campanini e il linguaggio moderno di Guyton e Walker. Poi sono arrivata allo spazio dedicato all’opera di Giulio Paolini che era ancora in fase di allestimento e che sarà bello vedere quando sarà completato.

Anthony McCall e la luce. Il mio gruppo si è poi mosso verso l’edifico del LAC per iniziare la visita dai sotterranei. Allo spazio -2 c’è la mostra personale dell’artista inglese Anthony McCall, Solid Light Works: giochi di buio e luce davvero strepitosi. Le sue installazioni sono delle membrane di luce poste in uno spazio buio. Quando si entra nella sala occorrono alcuni minuti perché gli occhi si abituino all’oscurità. Ma poi, l’esperienza è bellissima. Sono sculture tridimensionali di luce e fumo, tutte da vedere e da toccare. Passando in mezzo ci si sente parte dell’opera d’arte. Queste opere di scultura tridimensionale sono anche proiezione, oscurità e sequenze temporali, quindi, in un’unica parola: cinema! Mi è piaciuto molto, in alcuni momenti, vedere come il fumo e la luce creassero delle strane figure e ho avuto l’impressione di essere in una nebulosa, dentro una stella, nello spazio 🙂 Non sembra anche a voi, guardando le foto?!

Orizzonte Nord – Sud. Due piani del LAC ospitano la mostra “Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi. 1840-1960“. Ho seguito l’ordine cronologico, quello espositivo e ho incontrato tanta natura, tanti animali tanti paesaggi.

cataloghi

I cataloghi delle mostre in corso al LAC Lugano Arte e Cultura

Ho scelto 10 opere per la mia gallery fotografica, tutta natura 🙂 Nel periodo 1700-1800, Caspar Wolf con la sua cascata (La cascata di Handeck sopra Guttannen)  e i paesaggi cupi e romantici è il primo che ho incontrato. Poi, sempre in questo stile, la Rovina sul mare di Arnold Böklin. Ci sono anche paesaggi agresti e di campagna, come le Piccole pecore di Segantini. Molto bello il quadro Adorazione II di Ferdinand Hodler, con un fanciullo immerso nel verde e nei fiori, in contemplazione.

E siamo così nel 1900. Bello Il ratto di Europa di Félix Vallotton che ci ricorda il mito di Zeus e poi ancora dello stesso autore, Nasturzi e occhiali: la natura nelle nostre case. C’è poi l’opera di Felice Casorati, Bambina che gioca su un tappeto rosso: effetto di sole, che mi ha colpito per la presenza di un cagnolino, animale da compagnia, accanto alla giovane ragazza.

Nello spazio del LAC sono presenti varie opere di Paul Klee, artista che ho potuto ammirare in una recente mostra qui a Milano: ho scelto l’opera Paesaggio con asini, per dare valore a questi animali, spesso maltrattati e considerati stupidi. E per finire, Alberto Giacometti con La foresta, autore tra l’altro de Homme qui marche II, bellissima scultura posta in uno spazio aperto con vista sul lago che lascia a bocca aperta.

Attorno al LAC. Se siete al LAC vi consiglio una passeggiata lungolago. E poi, guardando il museo, sulla destra, trovate un corridoio che porta alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli con il suo bellissimo chiostro e le meridiane (da non perdere)

Si conclude così la mia spensierata giornata sul lago di Lugano, in cerca di natura, arte e cultura. Ci tornerò presto, per vedere meglio questa cittadina e conoscere una zona, la Svizzera italiana, che merita di essere visitata.

Sulla Svizzera italiana potete leggere anche questi post dello scorso anno dedicati a Mendrisio e ad un premio di architettura, natura e paesaggio: lo Swiss Architectural Award.

*Nota* le fotografie sono state scattate da me con una fotocamera digitale base e presentano diverse ombre e segni dovuti ai vetri e alle luci delle sale.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

2 Commenti

  1. Sabrina

    Ciao. Grazie. Sono contento che la mostra ti sia piaciuta. Grazie per aver segnalato delle foto

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  1. Riflessi sull’acqua | curiosa di natura - […] è una cittadina piena di verde, che ha molta attenzione per l’ecologia. Ci sono ovunque cestini per la raccolta…

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