Un romanzo d’avventura, La società degli animali estinti, mi ha fatto conoscere meglio la tragedia delle fattorie degli orsi della bile.
“Un uomo in fuga e una ragazzina coraggiosa. Un’avventura nel ghiaccio e nella natura, divertente e brutale”
Questo è il tema narrato nel libro di Jeffrey Moore che ho letto la scorsa estate. Devo ringraziare Alessandro che me lo ha suggerito e consigliare Demian, il suo bellissimo blog di racconti e poesie :)
Poi c’è stato il caso dell’orsa Daniza, che si è concluso purtroppo con la sua tragica morte e non me la sono sentita di parlarne. Ora mi è tornato in mente il libro e le tragedie sulle quali vuole farci riflettere.
La storia in breve. Il romanzo inizia con il ritrovamento di una ragazzina ferita, accoltellata, chiusa in un sacco e abbandonata nei boschi innevati del Québec in Canada. Un uomo cinquantenne, Nile Nightingale, la trova, la porta a casa sua e se ne prende cura. Lui è in fuga da un matrimonio fallito, dall’alcol e dall’eccesso di antidepressivi. Lei è Céleste, una ragazzina orfana, quindicenne, che lotta contro un gruppo di cacciatori che maltrattano e uccidono gli animali selvatici della sua zona e contro i bracconieri che stanno distruggendo la natura del Québec. Nasce così l’amicizia tra i due, rafforzata dalla stessa passione per gli animali e la natura selvaggia.
Gli orsi della luna sono parte della narrazione perché Céleste scopre una di queste fattorie clandestine nei boschi attorno a lei. Ursus thibetanus (Cuvier, 1823) è il nome scientifico dell’orso dal collare, detto anche orso tibetano o orso della luna. Oggi è un animale in pericolo di estinzione. Esemplari di questi orsi sono stati catturati soprattutto in Cina e Indonesia per estrarre la bile dalla loro cistifellea. La bile di orso è usata nella medicina tradizionale cinese, come racconta Céleste nel romanzo:
“Per ovvie ragioni, io vorrei parlare degli scopi medicinali per cui vengono catturati o uccisi gli orsi. Fu in Cina che vennero usati per la prima volta la bile e la cistifellea d’orso nella medicina tradizionale, più di cinque secoli fa. Oggi vengono usate praticamente per qualsiasi cosa: scottature, infiammazioni, distorsioni, fratture, emorroidi, epatite, itterizia, convulsioni, diarrea e così via.”
La tortura degli orsi della bile. Se volete saperne di più su questa pratica, su questo sito potete trovare molte informazioni, oltre alle immagini che io non ho allegato a questo post. Aggiungo solo qualche frase tratta dal romanzo, meno violenta, ma significativa:
“Il tasso di mortalità è alto; il 60-80% degli orsi muore durante o subito dopo l’operazione (aggiungo che si tratta dell’operazione per inserire nell’animale un catetere dal quale estrarre la bile). La vita media degli orsi con il catetere è sotto i 10 anni. La vita media degli orsi neri in libertà va dai 25 ai 30 anni.
Gli orsi in cattività passano tutta la vita tra costanti sofferenze. Questo è l’unico caso, che io sappia, in cui un animale vuole morire, compie atti di automutilazione e cerca di suicidarsi”.

Un orso in libertà
Animals Asia. L’inglese Jill Robinson nel 1998 ha denunciato questa terribile pratica, fondando l’associazione e il sito. Allo stesso tempo, ha iniziato una lotta contro gli sfruttatori degli orsi della luna. L’anno seguente ha creato un centro per il recupero degli animali salvati da queste atroci torture.
Oggi le fattorie della bile esistono ancora, anche se negli Anni Cinquanta alcuni scienziati giapponesi hanno sintetizzato chimicamente l’UDCA, l’acido ursodesossicolico, principio attivo della bile d’orso. Ci sono inoltre più di 50 alternative erboristiche alla bile d’orso, come dice nel romanzo la giovane Céleste, aggiungendo anche una triste verità che condivido:
“La gente, però, vuole l’ingrediente “autentico”. Come diceva mia nonna, i vecchi miti e le pozioni magiche, come le religioni, sono duri a morire”
Invito tutti voi ad informarvi su questa tortura per gli orsi e su questo triste commercio e a fare qualcosa per impedirlo.
Il libro Autore: Jeffrey Moore Titolo: La società degli animali estinti Editore: Isbn Edizioni, 2012 512 pagine, prezzo di copertina 17,90€
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Mi colpirono molto anche le riflessioni oltre che sugli orsi: sui coguari, su certe specie volatili, sul ghiaccio, sul clima, sull’uomo la sua crudeltà, sull’uomo e l’umanità. Il libro è davvero ricco e avvincente.
Grazie per la menzione :D
Grazie a te per il consiglio di lettura e per seguire il blog. Il romanzo è avvincente: la natura, gli animali e l’uomo sono protagonisti. Mostra anche la crudeltà dell’uomo e l’amore di cui è capace.