Per due settimane Bergamo ospita molti eventi green davvero interessanti, come dicevo nel post precedente, raccontando la mia recente visita in città. La mia giornata in Città Alta è proseguita con la visita alla GAMeC in occasione di Pinksie The Whale e di Effetto Serra.
Il progetto Pinksie The Whale. Ho scoperto un bellissimo esemplare di balena, la balena Pinksie, e questo progetto al GAMeC di Bergamo.
Pinksie è una collana di libri che ha per protagonista una balena blu che scopre ad un certo punto della sua vita che la sua pelle è diventata … rosa! Deve imparare ad accettarsi così com’è e capire che le differenze sono belle e devono essere valorizzate e non nascoste. Parte quindi ad esplorare un mondo sconosciuto, incontra molte creature diverse e impara a conoscere e apprezzare le diversità.

Home page del sito http://www.pinksie.com
Dalla collana di libri prende spunto il progetto, nato nel 2012 a Londra con “l’obiettivo di insegnare ai bambini a essere fantasiosi, intellettualmente curiosi e appassionati, aperti a realtà diverse e più consapevoli di sé e del prossimo”
Ogni anno il progetto prevede un’asta benefica finale, durante la quale sono messe in vendita le opere realizzate dai bambini e da famosi artisti che hanno collaborato al progetto. L’asta di quest’anno si è tenuta alla GAMeC di Bergamo lo scorso 11 settembre e ha permesso di raccogliere ben 40 000 euro a favore dell’Associazione CAF Onlus di Milano che si occupa di cura e accoglienza di minori vittime di maltrattamento ed abuso.
Se siete interessati al progetto (io sono curiosa di vedere questi bellissimi libri, per esempio!) ecco il sito di Pinksie The Whale
Effetto Serra. Si tratta di un’esposizione a cura dei Servizi Educativi della GAMeC, in collaborazione con le Case Circondariali di Bergamo e Voghera. Da otto anni questa collaborazione vuole mostrare come l’arte può essere accessibile a tutti e da tutti praticata. Il progetto del 2014, Effetto Serra, ha privilegiato il disegno fatto con penna Bic, strumento economico e versatile.
Giovanni Fornoni, artista ed educatore museale, ha insegnato la tecnica del disegno di piante e fiori con penna Bic (per l’appunto) in collaborazione con l’Orto Botanico di Bergamo e con il patrocinio di WWF Lombardia. Gli artisti detenuti si sono messi ad immortalare i vari momenti della fioritura di specie presenti all’Orto Botanico, fiori e foglie più o meno conosciuti alle quali sono legati da ricordi o semplicemente dalla bellezza del momento.
“La raffigurazione di piante silenti, di quelle piante visibili ai visitatori dell’Orto Botanico solo per un breve tempo, in una fugace apparizione, accomuna la natura ai detenuti, crea un’affinità tra Orto e Carcere, tra piante silenti e detenuti, con un’apertura importante sulla possibilità di riscatto e fioritura”
queste le parole di Giovanna Brambilla, curatrice della mostra e Responsabile dei Servizi educativi alla GAMeC
Non solo. Ma “il museo è andato nelle carceri” perché il GAMeC si è occupato di portare nelle Case Circondariali alcune tavole dell’opera Trenta studi di erbe e fiori di Giacomo Manzù (1944). Una mostra vera e propria allestita nei locali delle case circondariali, a disposizione di tutti i detenuti, loro parenti e collaboratori. Ecco che il Museo si è rivelato come momento di crescita, meraviglia e …curiosità.
La mostra è visibile fino al 21 settembre 2014 al GAMeC di Bergamo: per maggiori informazioni.