Il Quokka, animale felice (ma…attenzione!)

ANIMALI, ECOLOGIA, NATURA BIO | 3 commenti

Carta d’identità del quokka: il quokka si presenta! (foto trovata nel web)

“Qual è l’animale più felice del mondo?” Forse in questi giorni avrete sentito la notizia: si tratta del quokka, un piccolo mammifero che vive in Australia, molto simile ad un canguro (ma anche a un grosso topo).
Ha un musetto simpatico, sembra sempre “sorridente”, ed è per questo che viene considerato il più felice al mondo. Ma …non troppo, vediamo come mai.

Il Quokka Il quokka è un marsupiale, come i canguri e wallabie. Il suo nome scientifico è Setonix brachyurus (Quoy e Gaimard, 1830). Il Genere Setonix ormai conta tra i suoi membri solo il quokka.
È un erbivoro e si nutre di graminacee, carici, piante succulente e fogliame. Vive in gruppi tra la vegetazione ed è in grado di arrampicarsi su piccoli alberi ed arbusti. Il suo mantello è di color bruno, un po’ più chiaro sul ventre.

Habitat Il quokka vive in Australia, agli antipodi del nostro paese (cioè dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia): è presente soprattutto sulle isole Bald, Rottnest e Garden. In questi luoghi non c’erano molte volpi né gatti, naturali predatori del quokka, e quindi ha vissuto per anni quasi indisturbato.
Si riproduce verso fine estate e dà alla luce un solo piccolo per volta. Dato che si tratta di un mammifero marsupiale, il piccolo viene tenuto dalla mamma nel marsupio (proprio come fanno i canguri)

Le Isole Rottnest sono la sua vera “patria” ed è qui che è stato avvistato per la prima volta nel 1658 da un marinaio olandese ( Samuel Volckertzoon ) che lo descrisse come “un gatto selvatico”. Fu anche scambiato per un ratto, tanto che le isole furono chiamate Rottenest (che in olandese significa: nido di ratti) proprio perché densamente popolate dai quokka!

 

Chi minaccia la sopravvivenza del quokka? Anche se è considerato l’animale più felice del mondo, la sopravvivenza del quokka è minacciata.
Innanzitutto dalla scomparsa del suo habitat: lo sviluppo dell’agricoltura toglie ai quokka le zone con fitta copertura arborea nelle quali vive e dove trova nutrimento. Inoltre in questi ultimi anni, anche gatti, cani, dingo e volpi sono diventati più numerosi sulle isole e quindi deve proteggersi da questi predatori naturali.

Ma soprattutto, l’uomo Come sempre (o quasi) c’è di mezzo l’uomo. I quokka sono animali socievoli, per nulla intimoriti dall’uomo: spesso sono proprio loro a venirci incontro. Sulle Isole Rottnest è vietato per legge “maneggiare i quokka in qualsiasi modo” e se il divieto non viene rispettato, c’è una multa che può andare dai 100 dollari (circa 75 euro) ai 1000 dollari (circa 750 euro). Il pericolo maggiore per i quokka non è però l’essere “maneggiati” dall’uomo, ma soprattutto il cibo.

Non date pane ai quokka! I bambini e gli adulti hanno preso l’abitudine di dare da mangiare del pane ai quokka. E i quokka ne sono veramente golosi, peccato però che il panne fa male a questi animaletti. Quindi è vietato dar loro del cibo. Questo può seriamente danneggiare la loro felicità e la loro stessa sopravvivenza.

Animali vulnerabili Oggi i quokka sono considerati “aniamli vulnerabili” nella lista rossa delle specie minacciate di estinzione. Se ne contano ancora molti esemplari, ma il loro numero è in diminuzione: raggiungevano i 17 000 esemplari sulle Isole Rottnest, mentre oggi se ne stimano al massimo 8 000.

L’esempio dei quokka ci mostra quanto sia importante capire e studiare l’habitat e il comportamento degli animali per sapere come comportarci nei loro confronti e per poterli aiutare quando qualcosa (o qualcuno) minaccia la loro sopravvivenza.
Il quokka è davvero un animale simpaticissimo che occorre rispettare e non “umanizzare”.
Se capitate da quelle parti, non date pane ai quokka! ma osservateli con discrezione nel loro ambiente naturale.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

3 Commenti

  1. fabio

    “ma bensi” non è corretto (fine paragrafo “Ma soprattutto, l’uomo”)

    • Sabrina

      Grazie per la correzione, Fabio. Sono contenta che questo post venga ancora letto dopo molto tempo dalla sua pubblicazione 🙂

  2. Anonimo

    Tutto vero… una sola precisazione e’ dovuta pero’.
    Differentemente dall’interno dell’isola di Rottnest dove i Quokka sono più diffidenti, nella zona del porto con bar/ristoranti e negozi… sono i Quokka a correrti incontro. Cosi’, se stai mangiando sui tavoli esterni del locale la tua merenda, e’ altamente probabile che arrivino uno o due o 3 Quokka… che ti saltano sul tavolo cercando di infilare il loro adorabile musetto nei pacchetti delle patatine… all interno dei bicchieri etc. Delle due l’una quindi: o si toccano i Quokka per tirarlo fuori dal pacchetto di patatine o li si lascia mangiare…. noi abbiamo optato per tirarli fuori (compreso il loro muso nei grossi bicchieri) e di mettere via le cose 😅 … cmq sia essere sull isola di Rottnest e’ stato stupendo.

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