Coltivare le periferie con Nostrale

ECOLOGIA, NATURA BIO, STILI DI VITA | 4 commenti

Qualche giorno prima di Pasqua, nella nuova sede del WWF Lombardia, ho incontrato Davide e Marina e il loro progetto: Nostrale. Il tema della serata proposta era: “Coltivare le periferie”

Coltivare le periferie con Nostrale

Nostrale è un progetto nato nel 2011 per promuovere il consumo consapevole, le buone pratiche in agricoltura e far conoscere la provenienza del cibo.

La mission di Nostrale è creare dei luoghi vivibili, accessibili a tutti, per imparare e fare anche agricoltura.

Oggi sempre più persone stanno migrando verso le città: sarà decisivo renderle vivibili nel prossimo futuro, così come saranno importanti la coesione sociale e la convivenza civile.

La provenienza del cibo è un altro tema chiave, se pensiamo che spesso i bambini cresciuti in città credono che gli ortaggi nascano nei supermercati!

Questo è l’obiettivo principale di Nostrale: attraverso l’orto e il coltivare insieme, creare una coesione tra i cittadini del quartiere, con un occhio di riguardo per gli anziani, i bambini, gli extra comunitari e le persone con disabilità.
Nostrale si propone, dunque, di coltivare le città, le periferie, di cambiare il sistema alimentare per cambiare la società e il nostro futuro. Parole come community building, community food security, socialità utile e agricoltura sociale vengono messe in pratica nel coltivare la terra tutti insieme.

I lavori in corso di Nostrale. Quattro progetti principali stanno occupando Davide, Marina e tutti gli altri collaboratori:

  • gli orti condominiali a Quarto Oggiaro
  • la serra alla Barona
  • l’Orto Grato nel quartiere Gratosoglio
  • gli Orti nelle scuole

Gli orti condominiali a Quarto Oggiaro. Chi conosce Milano sa che Quarto Oggiaro è un quartiere difficile da vivere. Qui Nostrale ha creato degli orti condominiali che sono gestiti da anziani, disoccupati ed extracomunitari. Il progetto è stato approvato dal Comune di Milano, con il Consiglio di Zona, grazie a un bando Cariplo. Aree di circa 100 metri quadrati nelle quali gli utenti coltivano liberamente e si dividono i frutti del proprio lavoro. Dopo un momento iniziale di formazione da parte di Nostrale, i cittadini del quartiere gestiscono autonomamente i loro orti. Così succede che qui a Quarto Oggiaro un ragazzo africano voglia imparare il mestiere dell’agricoltore per tornare nella sua Africa a praticarlo.

La serra alla Barona. Anche qui alla Barona, grazie a Cariplo, una cooperativa sociale di detenuti ha potuto creare e gestire una bellissima serra. Dopo una formazione (durata sei mesi) per i detenuti e una formazione per gli abitanti del quartiere, la serra è ora autonoma e ha potuto festeggiare il suo successo in una grande festa del quartiere, con condivisone e grande partecipazione. In 6 mesi di lavoro sono state ottenute 600 piante: un ottimo risultato!

L’Orto Grato. Un giardino pubblico in via Bazzi, quartiere Gratosoglio: qui nasce l’Orto Grato, per favorire l’integrazione e il coinvolgimento di persone con disabilità motorie e di concentrazione. Il gazebo che hanno ristrutturato è diventato un’area perfetta per le attività aperte al quartiere: tutti insieme, sotto il gazebo, per coltivare e condividere.

Gli “Orti nelle Scuole”: più di mille bambini sono stati già coinvolti in questi progetti. Nel giardino delle scuole interessate, si crea una piccola zona di circa 6 metri quadrati per fare attività con la terra, con i semi, con i colori e la carta. Semi, terra, ortaggi e biodiversità sono i temi principali, ma ogni scuola, con la collaborazione degli insegnanti, ha un suo progetto personalizzato.

Dunque, tanti progetti interessanti e nuove idee in corso di progettazione. Credo che con Marina e Davide ci incontreremo presto! Perché i loro progetti sono belli e interessanti e loro sono veramente appassionati di terra, condivisione e socialità 🙂

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

4 Commenti

  1. londarmonica

    Bellissima questa inziativa… Chissà se sarà possibile attuarla anche in zone più centrali, sarebbe veramente bello e un’ottima occasione per condividere. Buona giornata

  2. Sabrina

    Grazie Monica! Credo che il progetto continuerà sicuramente anche in altre zone di Milano. Buon fine settimana anche a te

  3. chiara

    Bell’articolo Sabrina!

  4. Sabrina

    Grazie!

ALTRI POST DA QUESTA CATEGORIA

Lessico naturale, quali parole usare per la natura

Lessico naturale, quali parole usare per la natura

"Lessico naturale: energia, biodiversità e clima" è il tema di un evento che si è tenuto lo scorso mese di novembre presso Fondazione Feltrinelli a Milano. Seguendo online, mi sono soffermata a riflettere su come la nostra visione del mondo naturale cambia assieme al...

Natura e biodiversità a COP28

Natura e biodiversità a COP28

Quanto si è parlato di natura e biodiversità a COP28? Cambiamenti climatici e perdita di biodiversità sono strettamente legati e correlati. Vediamo in breve come la natura è entrata a far parte dei negoziati di COP28. I limiti planetari alla COP28 di Dubai L'anno...