Giornata del Gatto con I gatti di Nizamuddin

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Eye of a cat

17 febbraio, Giornata Mondiale del Gatto

Oggi 17 febbraio è la Giornata Mondiale del Gatto. Ho atteso proprio questo giorno per raccontarvi di un libro che parla di loro, intitolato “I gatti di Nizamuddin”.
Il mese scorso ho letto questo bellissimo libro scritto da Nilanjana Roy, scrittrice che vive a Delhi col marito e due gatti. Ha scritto diversi libri su questi felini: questo è l’ultimo, pubblicato da Neri Pozza Editore.
Racconta la storia di un gruppo di gatti selvatici che vivono alla periferia di una città indiana, a Nizamuddin e il libro è narrato proprio dal punto di vista dei felini.
Come sempre, voglio raccontarvi questa storia (che ho amato moltissimo) citando alcune frasi del libro che mi hanno colpito particolarmente.. ma senza svelarvi troppi retroscena.

Mara è una gattina strana, diversa. Non vuole cacciare, perché le prede la supplicano di non essere uccise e lei si commuove. Mara ha degli occhi bellissimi e nella sua stranezza riesce ad affascinare tutti, compreso il piccolo gatto, quasi suo coetaneo, chiamato Mancino

“Sei stata bravissima, Mara” disse. “Impeccabile, per essere una principiante. Che salto! E che presa! Scommetto che non ha sentito niente. Non se n’è nemmeno accora, sai?” Mara abbassò la coda e anche le orecchie e i baffi.
“Sì, invece”, mormorò. “Ha detto: “No, ti prego” ma io l’ho uccisa lo stesso”
Mancino la guardò negli occhi verdissimi e vide che era sincera. Non seppe che cosa miagolarle, che messaggio trasmetterle con le vibrisse […]
Tornando a casa pensò a Mara: era la gatta più strana e difficile che avesse mai conosciuto in vita sua.
“Ma come è stata veloce con quella falena” disse fra sé. “Un vero spettacolo!”
“Forse c’è qualche speranza per la gattina più eccentrica di Nizamuddin” pensò.

Beeral è una femmina bianca e nera che cerca di fare da insegnante alla piccola Mara. Una gattina difficile, questa Mara! Tutti i gatti vogliono sapere come si caccia, lei invece chiede sempre di ogni cosa il perché. Questa Mara mi è sempre più simpatica, mi assomiglia 🙂
Ah, i Piedoni sono gli esseri umani … e i Piedini, i bambini!

Come Mancino, Beeral era stupita dell’atteggiamento di Mara. Ai gattini in genere della caccia interessava il come e non il perché, ed era già abbastanza complicato insegnare quello. Il mondo era diviso in predatori, prede e Piedoni, e le difficoltà nascevano dal fatto che queste tre categorie potevano scambiarsi i ruoli in qualsiasi momento

I gatti di Nizamuddin condividono il territorio con altri animali, come Rostro un maschio di nibbio, che conosce la gatta Miu-Miu fin dalla nascita e la rispetta. Perché tra gli animali ci sono delle regole precise di convivenza 🙂

La verità era che Rostro si era divertito a vederla crescere, anche se negli ultimi quindici anni si erano parlati a dir tanto tre volte.“Vieni quassù, Miu-Miu” le disse. “Regole della tregua: in questa cerchia, per questo momento, che alle mie rime dia ascolto il vento; dell’ospitalità si rispetti la norma, in verità e non solo per forma. Chiudo il mio becco, ripiego l’artiglio, solenne prometto gatti non piglio. Vieni quassù, dì ciò che ti preme, ospite mia, ti tratterò bene”

Anche quando si tratta di caccia, i gatti hanno delle loro regole:

Kitten in the grass

Cucciolo a caccia nel prato

La regola era che si poteva aggredire qualsiasi preda, sveglia o addormentata che fosse, dal tramonto fino a notte fonda. Quando le tenebre cominciavano a diradarsi, però, la maggior parte degli animali ubbidiva al richiamo naturale del sonno e riposava. All’alba o nelle prime ore del mattino si uccideva solo se spinti da una fame spaventosa o se si era troppo vecchi per cacciare in maniera leale, ovvero quando le prede erano sveglie e vigili.

A volte, girando per i prati, capita che un piccolo gatto come Mancino incontri altre creature che hanno un diverso modo di muoversi e comunicare e sono dotate di strane armi; allora ecco cosa può succedere.

Davanti a lui non c’era nulla, a parte una cimice verde che lo guardò con aria interrogativa aprendo e chiudendo le mascelle. Mancino ebbe la netta e sgradevole sensazione che il terreno sotto di lui si stesse trasformando in un pantano. Avanzò ancora, strisciando, per fermarsi poco dopo davanti a una fila di formiche che marciavano nella direzione opposta alla sua.
“Non.calpestare.questa.fila” recitarono le formiche con una cantilena monotona che trapanava il cervello. “Non.azzardarti.a.passare. Abbiamo.quattro.tipi.di.spray.da.autodifesa: pepe.peperoncino.pimento.peperoncinoserpente.e.non.esiteremo.a.spruzzarteli.addosso”

Mancino si fermò di botto, ma le formiche continuarono a marciare e, avvicinandosi, lo costrinsero a strisciare ignominiosamente fuori dalla siepe infangandosi ancora di più il didietro.

Nei prati di Nizamuddin si può incontrare anche una mangusta dal nome Kirri

Preferiva uccidere da sola le sue prede e mangiava quelle altrui solo se spinta da una fame irrefrenabile. Osservando tutti quei cadaverini ammucchiati, provò qualcosa di straordinariamente simile a un moto di pietà. Fu un’emozione passeggera, che se ne andò veloce com’era venuta. Annusando i topi, i toporagni, i passeri e poi gli usignoli, tuttavia, la grande predatrice sentì montare dentro di sé un’indignazione ancora più forte della pietà. Viveva frugalmente e, proprio perché le piaceva la carne fresca, le capitava spesso di resistere a stomaco vuoto più a lungo di molti altri animali. Inoltre, detestava gli sprechi. Chi aveva compiuto quella strage doveva essere uno scialacquatore, uno che uccideva senza ritegno

Whiskers of a cat

Vibrisse

Anche tra i gatti di Nizamuddin ce ne sono alcuni, come Miu-Miu, che amano raccontare storie. Ma, in un brutto momento (di cui non dirò), preferiscono ascoltare quello che un vecchio amico come il nibbio ha da raccontare

La siamese rispose muovendo appena la punta della coda, poi chiuse gli occhi. “Raccontami una storia, Rostro” sussurrò. “Dimmi com’è solcare i cieli in volo”. Era la prima volta da anni che Miu-Miu chiedeva che le raccontassero una storia, nonostante avesse ricordato spesso agli altri che anche ai cacciatori più implacabili piacciono le storie. Lei ne sapeva tante e le raccontava molto bene.

Queste sono solo alcune delle belle frasi che ho trovato nel libro. Tutta la storia mi è piaciuta molto e se amate i gatti ve lo consiglio caldamente, magari per festeggiare con loro. Una lettura piacevole e rilassante che in molti punti fa emozionare davvero molto.

Quindi, visto che oggi è  la Giornata Mondiale del Gatto, un saluto speciale a tutti i felini e ai loro amici e, con giuramento gattesco, vi consiglio “felinamente” questa lettura! 🙂

Giurin giuretta,
baffo e zampetta.
Giurin giurello,
coda ed unghiello!

Nilanjana Roy – I gatti di Nizamuddin

Autrice: Nilanjana Roy
Titolo: I gatti di Nizamuddin
Editore: Neri Pozza Editore
Anno: 2013
Pagine: 271
Prezzo di copertina: 16€

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

5 Commenti

  1. Mirella

    Ma dove li scovi questi bei titoli? Mi hai incuriosita moltissimo… Questo va diretto nella mia wishlist! E buona festa del gatto!

  2. laliluce

    Oh, se non me lo dicevi tu… sul diario di scuola questi avvenimenti importantissimi non ci sono scritti! Grazie del consiglio di lettura, sembra molto bello, lo comincerò non appena avrò finito “mille splendidi soli”…. Questi mici mi ricordano quelli che abitano qui vicino a casa mia. 😀
    Ti auguro una buona giornata del gatto insieme a Kike e Berenice. 😉

  3. Sabrina

    Grazie! I titoli li scovo nelle librerie o sulla metropolitana o sul web o per passaparola…

  4. Sabrina

    Grazie e saluti a te e alle gatte!

  5. Sabrina

    Thank you so much, Nilanjana for putting my post in your book’s review page! 🙂

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