Animali, animalisti e qualche riflessione in più

ANIMALI, STILI DI VITA | 4 commenti

Un testo per riflettere sul vocabolo “animalista”

Qualche giorno fa, mi ha colpito un testo che girava sui social network e che riporto qui a lato. L’inizio era interessante e lo condivido pienamente:

“Quando mi chiedono se sono animalista io rispondo: No… sono normale!”

E fin qui avrei risposto la stessa cosa. Poi però, leggendo e rileggendo, ho avvertito qualcosa: un insieme di immagini molto violente, un senso di estraneità, sensazioni che non riesco bene a definire ma che mi hanno fatto pensare di leggere e rileggere queste righe.

Sono senza dubbio pronta a difendere e salvare gli animali, ma credo che la violenza non sia la riposta giusta. E poi credo che siamo tutti sullo stesso piano, certo, gli uomini e la natura che ci circonda, ma queste parole mi hanno fatto pensare ad un voler dare una “supremazia esagerata” al mondo animale.

Allora ho cercato notizie su chi ha scritto quelle parole: Walter Bond e ho inquadrato meglio queste frasi. Alcune brevi informazioni per chi non lo conoscesse (io per prima)

Nato negli Stati Uniti nel 1976, ha manifestato fin da giovane un estremo disprezzo per le autorità. I suoi genitori si sono separati quando era molto piccolo e il nuovo compagno della madre aveva gravi problemi di alcolismo (come anche suo padre biologico). Walter comincia a rifiutare la droga, l’alcol e il disordine sociale (che sembrerebbe un aspetto positivo) e poco dopo, però, decide per protesta di bruciare un magazzino di uno spacciatore di metanfetamine e viene condannato a 4 anni di carcere.

Scontato il carcere, nel 1995 inizia a lavorare per una ditta che costruisce mattatoi e questo lo sconvolge definitivamente. Sarà infatti condannato nuovamente al carcere per aver bruciato una ditta di pellame. Ha fatto parte dell’ALF (Animal Liberation Front) anche se per le sue azioni si è sempre firmato come “ALF Lone Wolf”, per dimostrare di aver agito da solo, per dire che da soli si può fare molto.

Ognuno può fare molto, anche da solo, anche se personalmente non condivido il suo metodo e il suo modo di agire. Nonostante le sue scelte di vita vegan e il suo “rispetto” (anche fin troppo estremo, appunto) per gli animali, non condivido le azioni violente che, a mio parere, non portano da nessuna parte.

Non si tratta di manifestazioni che degenerano un po’, né di scavalcare dei cancelli (come è accaduto a Green Hill) o di fare atti di “disturbo” (come nel caso di Greenpeace e dei recenti attacchi alle navi russe). Questo è un altro tipo di reazione, è un esempio di violenza e non dico altro, perché riguarda sfere della mente umana che presumono studi che non ho fatto e quindi mi fermo a queste mie considerazioni.

foto©LAV – Rapporto Eurispes 2014

La seconda immagine che mi ha colpito viene dal sito della LAV e riporta i dati risultanti dal Rapporto Eurispes 2014, dal quale si deduce che gli italiani sono diventati più sensibili verso la natura e il mondo animale e questo mi fa piacere.

Nonostante ciò, vedo e leggo ancora molte notizie che sembrano andare nella direzione contraria, a partire dai lupi in Maremma e dai delfini in Australia. Forse c’è ancora molto da fare, anche se non sembra.

Forse “dal basso” il messaggio non ha ancora raggiunto chi di dovere, chi può cambiare qualcosa col proprio intervento, con nuove leggi. Forse tanta gente non ha ancora capito che la ricchezza non deriva solo dal denaro, ma dal tipo di vita che si conduce e ciò è confermato dal fatto che non sempre i Paesi più ricchi hanno dimostrato di essere anche i più felici

Insomma, questa volta voglio lasciarvi un testo aperto a qualche riflessione in più.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

4 Commenti

  1. Mirella

    Condivido il tuo pensiero. L’estremismo, in qualunque direzione vada, fa solo danno…

  2. May

    Come si può parlare di ” eccessivo rispetto ” con una connotazione negativa ? Lui non ferisce le persone, ma i mezzi sbagliati che esse inconsciamente usano. Certo, idealmente, in maniera utopica, ci sono sempre altri mezzi meno violenti ma sono loro i primi a fare violenza, e non su cose ” inanimate “. La società è disonesta, denigratoria e fuorviante verso le persone stesse che la costituiscono e le poche persone che se ne sono accorte e preferiscono non vivere tra le nuvole ma di amara verità prendono delle decisioni coraggiose e difficili.

  3. Bruna

    Rispondere alla violenza con la violenza è sempre sbagliato. Ma condividere una bellissima, e verissima, citazione di qualcuno non significa necessariamente condividerne il modo di essere, i comportamenti. La sofferenza vissuta quando eravamo bambini può sfociare in tante diverse modalità di comportamento, ognuno le sue. Può anche sfociare nel grande amore per gli animali, oppure purtroppo nell’odio, perché gli animali rappresentano a livello psicologico la nostra parte da accudire, da consolare, da proteggere, da coccolare, e se quella parte quando eravamo piccoli è stata trascurata, il risultato può essere uno o l’altro. Bruna

  4. Sabrina

    Grazie del tuo commento, Bruna

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