Di terra, di libri e di altre golosità

ECOLOGIA, EVENTI, NATURA BIO | 1 commento

Di giornate ne ho ricordate già tante in questo blog, in questi pochi mesi. E altre son già qui che aspettano di essere nominate. Il 22 aprile Giornata Mondiale della Terra, e il 23 aprile Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore. Così alle parole “terra “ e “libro” mi è venuto in mente un professore e voglio dedicargli questo post, con grande stima e affetto. Piccole gioie che semplici blog possono regalare.

Avendo frequentato una facoltà scientifica, la maggior parte dei professori aveva teoremi da dimostrare, esercizi da svolgere, reazioni da bilanciare. Il tutto può sembrare freddo e arido, ma non è così. Alla base di molte delle più grandi scoperte scientifiche, si sa, c’è la curiosità e la fantasia, la passione, l’estro e la gioia. Solo che molti professori sono più tecnici di altri. Perciò, quando ne ho avuto la possibilità, per bilanciare le cose, ho inserito nel mio piano studi corsi più filosofici o discorsivi. E lui, coi suoi corsi resta uno, se non il mio professore preferito.

Come quasi tutti i professori universitari, con capelli bianchi, barba, pancia e soprattutto quel fare slow che ho sempre apprezzato di chi arriva un po’ tardi a lezione quel tanto che basta per non farti sentire l’ultima arrivata. Poi comincia a parlare di zoologia con le tavole e ti fa vedere quante ali o zampe hanno gli insetti e dà inizio a un discorso scientifico. Ma io lo conosco e sto là e aspetto. So che tra poco guarderà fuori dalla finestra o cercherà qualcosa nella tasca della giacca, qualcosa che sarà solo una scusa per partire a raccontar storie incantevoli.

Sì perché, giustamente, quell’insetto vive nella natura e allora c’è un prato o un fiume o un campo. E poi lì vicino c’è di sicuro la casa di un uomo che coltiva quel campo e alleva animali. E allora magari produce anche vino, formaggi, salumi, pane… E il gioco è fatto. Comincia la storia di un amico, di un ecologo, di un botanico che erano insieme, a tavola, là col contadino, nella casa, nella natura, con gli insetti fuori. E sono sempre storie bellissime, dove si mescolano i colori più intensi, i sapori più veri, i suoni autentici delle cicale al calar della sera.

Atmosfere che abbiamo vissuto tutti assieme, un giorno, nella cosiddetta uscita didattica. Una visita ad un allevamento di storioni nelle zone di Bobbio che aveva organizzato con cura, ovviamente prendendo accordi con la tal locanda dove si mangia bene e si spende poco. Un menù fatto di pasta e fagioli, formaggi e salumi e vino rosso. Con grande soddisfazione ci aveva mostrato gli aspetti dell’allevamento, avevamo gustato il pranzo con tutta la calma necessaria e poi visitato il fiume col suo ponte e i suoi prati.

E ogni lezione era così, sempre stile slow, sempre diversa, sempre golosa. Al momento ho capito che era un modo di fare che mi piaceva molto e ora apprezzo ancor di più questa sua capacità di raccontar storie. Intrecci di erbe aromatiche e vino, di zampe di insetti e ali di farfalle, bolle di schiuma e suoni ossigenati. E ho qui tra le mani il suo piccolo libro che avevamo letto per l’esame con la lumaca e la copertina rossa. E ho trovato anche questo breve filmato, pieno della sua giocosità, dove si sente parlare di “curiosi gianduiotti dell’Africa”. Quale miglior modo per salutarlo e parlare di terra, di libri e di altre golosità.

Ettore Tibaldi – Uomini e bestie – Il mondo salvato dagli animali – Universale Economica Feltrinelli – pag.116

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

1 commento

  1. Mirella

    Sabri… che nostalgia… Anch’io amavo le lezioni del Prof. Tibaldi. E che tristezza ricordare che non c’è più e che nessuno potrà più ascoltare le sue storie… :((

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